Dopo oltre 25 anni di dittatura militare si sono svolte le elezioni in Birmania. Si stanno ultimando gli scrutini degli ultimi seggi, ma ormai la vittoria del partito "Lega nazionale per la democrazia" diAung San Suu Kyi è assicurata. Una vittoria schiacciante che spera di aprire le porte ad un nuovo periodo di libertà e democrazia per il paese orientale. La Birmania vuole cambiare e a testimoniare ciò non è solo l’esito delle votazioni ma anche l’affluenza: oltre l’80%. La leader dell’opposizione invita però i suoi sostenitori alla prudenza in quanto non si può prevedere come il comando militare reagirà a questa sconfitta: il partito di governo Usdp ("Partito di unione, solidarietà e sviluppo") non ha ottenuto nessuno dei 12 seggi della Camera bassa del Parlamento nella ex capitale Rangoon.
Al partito Uspd rimangono comunque “indirettamente” un quarto dei seggi tra le due Camere del Parlamento, in quanto riservate all’esercito (alleato del partito). La strada verso la libertà e la democrazia per il paese è ancora lunga e tortuosa ma si è segnato sicuramente un punto fondamentale a suo favore.
Chi è Aung San Suu Kyi
Leader dell’opposizione birmana da decenni, per la maggior parte spesi in carcere o agli arresti domiciliari, è figlia del generale Aung San, uno dei maggiori fautori dell'indipendenza del paese dalla colonizzazione inglese. Fu ucciso dai suoi oppositori quando l'attivista aveva solamente due anni. Aung San Suu Kyi ha vissuto per diversi anni all'estero, studiando in particolare in Inghilterra dove si è sposata con un cittadino britannico.
Proprio questo è il motivo(un cavillo costituzionale) per cui non può guidare "direttamente" il suo partito in Parlamento: non è previsto che vedove di cittadini britannici possano governare.
Grazie al suo ferreo moralismo, alla sua filosofia di non violenza e all'amore per il suo paese è diventata un'icona internazionale di pace, fino ad ottenereil massimo riconoscimento con il Nobelnel 1991.
Con i soldi ricevuti ha finanziato il sistema scolastico e sanitario della Birmania.Una figura a primo impatto esile e delicata che racchiude dentro di sé una forza e una dedizione incredibile, da ammirare senza alcuna restrizione.