Vittoria (Ragusa) Padre è figlio accoltellati da un debitore che gli doveva 30 euro. Il fatto è accaduto a Vittoria, nel ragusano, dove genitore e figlio, rispettivamente di 45 e 22 anni, si sono recati presso l’abitazione di un conoscente per riscuotere il credito, ma il debitore ha reagito in maniera violenta accoltellando prima il giovane e poi il padre. Le due vittime hanno riportato abrasioni, contusione cranica facciale, ad avere la peggio il ragazzo di 22 anni che ha riportato anche una ferita da taglio al braccio sinistro.
Tutto questo è accaduto per un debito di soli 30 euro, mai nessuno poteva immaginarsi che la situazione potesse degenerare fino a questo punto.
Il debitore, un ragazzo di 25 anni, già noto alle forze dell’ordine per una serie di precedenti penali contro il patrimonio, è stato denunciato in stato di libertà presso il Tribunale di Ragusa con l’accusa di aver causato gravi lesioni personali con l’aggravante dell’utilizzo di un’arma da taglio.
L'intervento della Polizia ha evitato il peggio
I due feriti sono stati subito trasportati in Ospedale dove sono stati giudicati guaribili in sei giorni il padre e dieci giorni il figlio.
Tempestivo l’intervento delle Volanti del Commissariato di Polizia di Vittoria che grazie alla segnalazione giunta al 113 si sono recate sul luogo del delitto soccorrendo ed identificando i feriti. L’aggressore era fuggito via da qualche minuto e contemporaneamente sono scattate le indagini volte alla sua identificazione che non si è dimostrata facile per il comprensibile stato d’animo dei feriti che inizialmente hanno fornito un racconto confuso della vicenda.
L’intervento degli agenti della polizia di Vittoria sicuramente ha evitato che la lite potesse avere conseguenze molto più gravi.
Si tratta di una vicenda davvero paradossale; rischiare di uccidere delle persone (stando alla versione dei feriti) per un debito di 30 euro fa emergere una situazione di disagio sociale ed economico sempre più accentuato in un periodo di profonda crisi come quella che stiamo vivendo.