Prosegue senza esclusione di colpi l'impasse dei risparmiatori di Banca Etruria, CariChieti, Banche Marche e CariFerrara che, con una lettera, esortano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a incontrarli il 22 dicembre, data in cui è previsto un loro corteo davanti a Bankitalia.Irisparmiatori defraudati esigono un "risarcimento integrale" dei propri "beni sottratti", nell'ambito dell'iniziativa promossa e coadiuvata da Federconsumatori e Adusbef che giudicano il decreto Salva-banche un "espriprio indebito che ha spazzato via i sacrifici di intere generazioni, dopo anni di lavoro, a migliaia di risparmiatori".
La stampa asservita al governo vorrebbe farci passare per carnefici
Nella lunga lettera rivolta al Presidente Sergio Mattarella, le vittime del Salva-banche sottolineano di essere "risparmiatori truffati" e non "faccendieri", esponendo come le azioni sottoscritte siano state loro "estorte" in quanto conditio sine qua non per l'ottenimento di fidi o prestiti, con titoli ad altissimo rischio, non conformi al profilo dettato nella normativa Mifid.
Beppe Grillo considera "uno stratagemma" la scelta del Governo di affidare gli arbitrati di un (incerto) rimborso al presidente dell'Anac e si scaglia contro il capo della Consob: "solite nomine in conflitto d'interessi". Ma anche i risparmiatori "truffati" esprimono la propria avversione nei riguardi dei presidenti di Consob e Bankitalia.
Chiediamo di poter esporre le nostre sofferenze
Le vittime "defraudate" ricordano a Mattarella di aver ricevuto Ignazio Visco esattamente trenta giorni prima del decreto "rovina risparmiatori", elogiando "la preziosa azione di vigilanza di Bankitalia". Nella lettera i risparmiatori si appellano al Presidente della Repubblica in quanto garante dell'art.
47 della Costituzione repubblicana che tutela il risparmio: chiedono di essere ricevuti in delegazione il 22 dicembre 2015, giorno in cui avverrà il sit-in sotto la sede di Palazzo Koch o, in alternativa, di fissare l'incontro alla prima data utile.
Quantunque la vicenda dei risparmiatori di Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e CariFerrara, verta in una condizione di complessa gravità, la situazione sembra non preoccupare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si dichiara ottimista, riconoscendo che le ultime vicende sulle banche e i relativi contraccolpi sui risparmiatori hanno indebolito l'esecutivo, ma evidenziandoche "tutti hanno appreso che il Governo ha risolto un problema, non l'ha creato".