Un'immagine, in queste ultime ore,sta facendo letteralmente il giro del mondograzie al web. Una donna russa si scatta un selfie in aereo, durante un volo, e guardando successivamente l'immagine si accorge della presenza di uno strano essere alle sue spalle. La foto, postata in rete dalla stessa autrice,Olesya Podkorytov, ovviamente lascia parecchie perplessità. La protagonista della vicenda, infatti, sostiene di essersi accorta della strana presenza solo dopo aver postato lo scatto sul suo profilo su un noto social network. Infatti, sono stati i suoiamici ad accorgersi della strana presenza, una figura chesembra essere una bizzarra creatura aliena.
L'immagine in poche ore è divenuta virale
Ovviamente, non possiamo escludere si tratti di una bufala, del resto il web ci ha abituati da questo punto di vista ad ogni tipo di stranezza. Tuttavia, la notizia in queste ore ha fatto molto scalpore, tanto da essere ripresa da numerose testate giornalistiche importanti di tutto il mondo. Inoltre, moltissime persone hanno postato e condiviso lo scatto, che in questa maniera è diventato una delle immagini più viste nella giornata del 21 dicembre 2015. Gli scettici, come sempre accade in questi casi, non mancano, e commentano quanto accaduto. Tra questi c'è chi ritiene possa essersi trattato di un effetto ottico, e c'è anche chi pensa, invece, allo scherzo di un uomo con una maschera.
Si scomoda anche la Bild
Queste sono, al momento, le ipotesi più accreditate tra gli scettici, che in questi casi sono ovviamente la maggioranza, tra coloro che hanno potuto guardare la foto presente sul web. Il bizzarro episodio ha certamente suscitato la curiosità di moltissime persone. Basti pensare che anche in Germania, sulla"Bild",è apparso un articolo per commentare l'accaduto.
Tra gli amanti del paranormale sul web, qualcuno addirittura si avventura ad ipotizzare che si tratti dello spirito di un alieno. Questa ipotesi, per quanto fantasiosa, sta trovando soprattutto suTwittermoltissime condivisioni da parte degli utenti del social network.