L'occidente, ma soprattutto gli Stati Uniti d'America, vorrebbero una partizione dell'Iraq e della Siria con l'intento, secondo loro, di fermare la guerra e dividere le popolazioni di fede musulmana sunnita e sciita. Il governo americano afferma che la migliore soluzione all'incandescente situazione nella regione, è la creazione di uno stato sunnita indipendente, chiamato anche "Sunnistan". L'obiettivo finale in realtà è la deposizione del presidente siriano Assad e la creazione di micro nazioni, come già successo nei Balcani con i paesi dell'ex Jugoslavia.

I possibili scenari

I risultati possibili del conflitto nella regione potrebbero essere tre: la vittoria del presidente siriano Assad, la vittoria dei ribelli sunniti appoggiati dall'occidente o la partizione in micro stati autonomi. La strategia statunitense, avallata da alleati come la Turchia e l'Arabia Saudita, è stata sempre quella che mira a ottenere il rovesciamento dell'attuale leadership siriana, e l'idea di creare nuove entità nazionali nella regione richiama il metodo del "divide et impera" tanto caro al governo di Washington. Inutile dire che la Russia si oppone vigorosamente a questi piani, l'intervento militare in Siria dimostra che il presidente Putin non intende accettare passivamente i piani americani.

Il piano per l'Iraq

In relazione all'Iraq il piano degli Stati Uniti è di dividere il paese in tre stati: i curdi al nord, i sunniti al centro e gli sciiti al sud. La strategia dei governi occidentali è quella di creare un Medio Oriente privo di forti stati nazionali che possano resistere alle mire geopolitiche di NATO e Stati Uniti.

In un mondo dove gli interessi economici sono alla base di tutto, un paese dove possano convivere pacificamente curdi,sciiti e sunniti viene visto come una eresia, per cui la divisione sembra la soluzione migliore e più conveniente, ma solo per alcuni. Anche per quanto riguarda l'Iraq, il governo russo è contrario a eventuali piani di partizione e afferma che le diverse etnie debbano decidere come vivere insieme, senza ingerenze esterne.