Cosa è successo realmente la sera del 17 maggio scorso, prima che Marco Vannini perdesse la vita in seguito al colpo di pistola esploso da Antonio Ciontoli? E' questo il quesito che da mesi tormenta la famiglia del ragazzo di Cerveteri poco più che ventenne. Un litigio con la fidanzata Martina? Uno scherzo, come sostenuto nella sua seconda versione dall'autore dello sparo, Antonio Ciontoli? Per la signora Ciontoli, Maria Pezzillo, si è trattato di un semplice 'colpo d'aria'. È quanto è emerso dalla registrazione audio trasmessa nella puntata del 15 gennaio di 'Quarto Grado'.

La donna, dopo l'omicidio di Marco Vannini si è recata dai vicini di casa cercando, seppur maldestramente, di giustificare quanto accaduto nella sua villetta.

Marco Vannini: il patto della famiglia Ciontoli, ecco la conversazione con i vicini

Un'intera famiglia risulta indagata per l'omicidio volontario di Marco Vannini. Si tratta dei Ciontoli, di cui fa parte anche la fidanzata della giovane vittima, Martina. Nella puntata del 15 gennaio di 'Quarto Grado', il caso di Marco Vannini ha occupato gran parte della serata. In esclusiva, il programma ha trasmesso alcuni documenti audio clamorosi. La signora Ciontoli, dopo l'omicidio del ragazzo, si è preoccupata di capire se e cosa i vicini di casa avessero potuto sentire in riferimento alla tragica sera del 17 maggio 2015.

Dalle parole della moglie di Antonio Ciontoli, emerge un racconto inverosimile, narrato con una evidente freddezza. L'audio è stato realizzato dagli stessi vicini di casa, i quali rendendosi conto della gravità della situazione, hanno ritenuto opportuno registrare la loro conversazione.

Per la signora Ciontoli, quello esploso dal marito nei confronti di Marco Vannini, è stato solo un colpo d'aria.

La registrazione è stata trasmessa nel corso dell'ultima puntata di Quarto Grado e contiene parole clamorose. La donna ha confermato il forte rumore causato dallo sparo e che i vicini scambiarono per un vetro rotto. Per la signora Ciontoli, inizialmente tutti i presenti hanno creduto in un colpo d'aria, prima che il figlio Federico ritrovare il bossolo, confermando così il colpo d'arma da fuoco vero e proprio.

Le sue parole farebbero riferimento alla prima versione fornita dal marito agli inquirenti dopo la morte di Marco Vannini, a testimonianza del fatto che i Ciontoli si siano messi d'accordo sulla ricostruzione da fornire, come confermato dallo stesso legale dei Vannini presente in trasmissione. La famiglia indagata ha stretto una sorta di patto?

Nel corso della registrazione audio trasmessa, è emerso un particolare importante da parte della signora Ciontoli che, su esplicita richiesta dei suoi vicini, ha negato le parole disperate di Marco Vannini prima di morire. Gli stessi vicini hanno udito forte e chiaro il ragazzo, agonizzante, chiedere scusa a Martina. La signora Ciontoli nega asserendo che il ragazzo abbia detto 'Scusa Massi', rivolgendosi a Massimiliano, il suo datore di lavoro. Per ricevere ulteriori aggiornamenti su questo complesso caso di cronaca o su altri gialli ancora irrisolti, vi invitiamo a cliccare sul tasto 'Segui' in cima all'articolo.