Condanna unanime da parte delle Nazioni Unite nei confronti della Corea del Nord. La causa scatenante è un test nucleare effettuato da Kim Jong-Un, ildittatore della Corea del Nord, mercoledì, 6 gennaio. Poco dopo le 10,00 ora locale (circa le 02,00 ora italiana), isismografi in Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti avevano rilevato un sisma di magnitudo 5.1 a nord di Kilju. L'esame accurato delle onde magnetiche ha messo in evidenza la vera natura del terremoto, cioè l'esplosione di un ordigno all'idrogeno.
La conferma arriva daPyongyang da doveIl dittatore nordcoreano afferma di aver condotto con successo un test con una bomba miniaturizzata per difendersi dagli Stati Uniti.
La Tv di Stato ha anche esibito una fotografia del presidente coreano, risalente al 15 dicembre scorso, mentre firma il documento che autorizza tale esperimento. Nel frattempo, il test genera non poca preoccupazione nei Paesi vicini, quali Corea del Sud, Giappone, Stati Unitie Russia. "Stop a qualsiasi attività nucleare!" - ha chiesto ilsegretario generale dell'Onu Ban Ki-moon - "Il test è una violazione delle norme internazionali e mette a rischio la sicurezza della comunità mondiale".
Il Test viola le norme internazionali
Di grande rilievo è il "no" della Cina agli esperimenti nucleari. Principale alleato di Pyongyang, lo Stato cinese ha, infatti, una salda contrarietà al test, in quanto esso viola le norme internazionali.
Grande clima di tensione, quindi, neiriguardi della Corea del nord.Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha convocato stamane a New York,lo stato d'urgenza. La riunione, sotto la presidenza dell'Uruguay, si terrà a porte chiuse per cercare nuove sanzioni da imporre alla Corea del Nord.
Intanto, la Russia chiede alle parti coinvolte di agire con moderazione.
"Nessuna mossa va effettuata che possa ingigantire la tensione nella regione" - commenta il ministero degli Esteri russo- secondo quanto riferisce la Tass. Mosca riafferma inoltre la sua posizione, secondo la quale le divergenze nella penisola coreana vanno risolte per via diplomatica" nel quadro del "processo negoziale".