La Farnesina ha purtroppo confermato la notizia. C'è anche un bambino italiano di 9 anni tra levittime dell'attentato terroristico agli hotel "Splendid", "Yibi" ed al ristorante "Cappuccino" di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Si tratta del figlio di Gaetano Santomenna, titolare del citato bar-ristorante. Insieme al piccolo sono morte anche tre donne, la madre, la nonna e la zia, tutte e tre di nazionalità ucraina.

Ventinove è il numero ufficiale dei morti

Il numero ufficiale delle vittime dell'attentato è intanto salito a 25. I morti in totale sono 29 contando anche i quattro terroristi.

Oltre una trentina i feriti. L'azione è statarivendicata da Al Qaeda nel maghreb ed attribuita al gruppo armato Al Morabitun, guidato dal terrorista algerino Mokhtar Belmokthar. Sarebbe lo stesso che ha commesso, il 20 novembre dell'anno scorso, l'attentato all'hotel "Radisson Blue" di Bamako, in Mali, causando 21 morti e 170 feriti. Belmokthar è attualmente uno dei leader islamisti più pericolosi e ricercati del mondo, ex combattente in Afghanistan, contrabbandiere e guerrigliero, è salito agli onori della cronaca internazionale dopo la caduta del regine di Gheddafi in Libia. Sul suo capo pende la condanna a morte da parte del tribunale algerino. Tra le sue azioni più eclatanti figura nel 2013 l'attacco all'impianto di estrazione del gas di Tigantourine, vicino ad In Amenas, nell'est dell'Algeria.

Nella circostanza furono prese in ostaggio circa 800 persone di diversa nazionalità, una quarantina finorono uccisi prima della liberazione da parte delle forze speciali algerine.

Terra di convivenze religiose ora in pericolo

La tolleranza tra cittadini di diverse confessioni religiose che, storicamente, caratterizza il Burkina Faso, sarebbe una delle cause che ha trasformato lo stato africano in un obiettivo sensibile dei jiahdisti.

In base alle ultime stime del 2006, la popolazione del Burkina Faso è di religione musulmana per il 60 per cento. Nel Paese vive anche un 23 per cento di cittadini di fede cristiana. La violenza di matrice religiosa è praticamente assente e sono anzi frequenti i matrimoni misti. Questo stato di cose, unito alle recenti elezioni democratiche ed alla vicinanza politica all'occidente rende il Paese un chiaro obiettivo dove spostare la guerra jiahdista.