Mentre la quinta edizione di Masterchef Italia sta per giungere al termine, Carlo Cracco è divenuto oggetto di una curiosa contestazione da parte dell'Aidaa, l'Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente. L'organizzazione animalista ha infatti sporto denuncia avverso Cracco, reo, a loro parere, di aver cucinato un animale protetto. L'animale in questione è il piccione, considerato dall'associazione "fauna selvatica" e come tale protetto dalla legge nazionale. L'episodio è stato trasmesso durante la puntata del 14 gennaio, nella quale il famoso chef ha cucinato il volatile, considerato peraltro come carne pregiata.

Il fatto contestato

Il presidente dell'Aidaa Lorenzo Croce ha dichiarato che il fatto di presentare in televisione un piatto con carne di piccione è penalmente rilevante, in quanto l'uccello dovrebbe essere tutelato dalle norme italiane ed europee. Per questa ragione l'associazione ha presentato denuncia presso la procura di Milano. Inoltre, Carlo Cracco è stato accusato anche del reato di istigazione a delinquere per avere, sempre secondo gli animalisti, spinto i telespettatori a commettere la medesima contravvenzione.

L'associazione di cui si discorre non è nuova a simili iniziative: si ricorda, infatti, che l'Aidaa aveva in passato criticato Vittorio Sgarbi per l'utilizzo improprio del termine "capra".

Non è dunque passata inosservata neppure questa supposta violazione commessa da Cracco, il quale aveva cucinato il piatto come dimostrazione per i concorrenti. E' tuttavia noto che molti ristoranti servono carne di piccione e che quindi l'animale viene considerato a tutti gli effetti come cibo. La qualificazione come "fauna selvatica", sostenuta dall'Aidaa, appare piuttosto forzata, dal momento che questa tipologia di uccelli può essere allevata.

Ad ogni modo, non resta che attendere la decisione dei giudici, i quali potrebbero archiviare il caso o rinviarlo a giudizio. Quel che è certo è che l'edizione di Masterchef di quest'anno risulta essere la più seguita di sempre, con buona pace degli animalisti.