Una lingua che sarà utile per integrarsi il più possibile con i figli degli immigrati, non per approfondire gli studi o migliorare il loro futuro. Lo studio dell'arabo è stato introdotto in una scuola elementare di Molinella (BO) per 'garantire l'integrazione culturale e linguistica agli alunni residenti, in modo da avvicinare linguaggi, costumi e tradizioni'. Nabili Al Mureden, presidente della comunità siriana e medico, è il promotore del progetto.
Lezioni di arabo in una scuola elementare emiliana
Al Mureden ha affermato: 'Gli alunni, tra qualche mese, davanti alla Scuola si saluteranno non solo in italiano ma anche in arabo'.
Le lezioni a Molinella si tenevano già nei luoghi di preghiera con scarsissimi risultati, gli iscritti erano pochissimi, quindi volevamo escludere le moschee promuovendo, in orario extrascolastico, un'altra sede al di fuori di esse. Se non ci avessero dato uno spazio adeguato, avremmo chiesto comunque al Comune di darci un qualsiasi altro luogo – conclude Al Mureden –. anche in altri territori, che di certo aderiranno al nostro progetto, non solo a Molinella. Molto presto, in tutte le province bolognesi verrà insegnato l’arabo'. Resta da vedere cosa succederà in seguito e se veramente tutte le province aderiranno, infatti la Lega Nord si dichiara contraria a questa iniziativa che vorrebbe entrare, dopo le province emiliane, anche in tutte le altre scuole del territorio nazionale.
Il corso è aperto non solo ai bambini ma anche agli adulti
La Lega Nord insorge: 'La scuola italiana, invece di insegnare la nostra lingua e la cultura ai figli degli immigrati, vorrebbe fare tutto il contrario" - commenta quasi incredulo Daniele Marchetti, consigliere regionale - La replica di Al Mureden non si è fatta attendere: In ogni scuola si insegna francese e inglese, non vedo perché si debba escludere proprio l'arabo.
Il corso è nato per i bambini arabi che sono residenti in Italia, in modo che possano imparare la loro lingua originale; solo in seguito ci siamo resi conto che sarebbe potuto essere un ottimo modo di far conoscere la nostra cultura anche ai piccoli italiani'. Dunque, tra pochi mesi davanti alle scuole i bambini non si saluteranno più solo con un semplice 'ciao', ma anche così: 'As - salām ‘alaykum', che tradotto in italiano significa più o meno 'la pace sia con voi'.