Non succedeva dalla fine della Seconda Guerra Mondiale che si scegliesse di operare un intervento straordinario per evitare tragedie umanitarie in Europa. Con ogni probabilità, infatti, domani sarà la giornata dell’approvazione del piano di aiuti umanitari in favore dei Paesi che stanno affrontando maggiormente a proprie spese la crisi migranti.

Nella bozza del documento non viene citata direttamente la Grecia, ma appare quasi scontato che una buona parte dei soldi stanziati dall’UE verrà destinata proprio ad Atene e dintorni.

I dettagli del piano

La bozza parla di ‘paesi che stanno già affrontando una crisi economica che potrebbe peggiorare vista la difficile situazione legata ai migranti’. C’è da dire che, di fatto, dei 700 milioni di euro soltanto un minimo verrà destinato direttamente al Governo greco, mentre la maggior parte sarà versato alle associazioni umanitarie presenti nel paese ellenico.

Una decisione forte in tal senso era nell’aria: lo scorso 19 febbraio a Bruxelles si era deciso di attuare con urgenza un piano aiuti in favore della Grecia, lo Stato che ha accolto il maggior numero di migranti dal 2015 ad oggi. Pochi giorni più tardi (oggi) c’è stata la discussione con i capi di Stato e, con ogni probabilità, nella giornata di domani arriverà l’approvazione definitiva.

Europa poco unita

La Grecia rappresenta la ‘porta d’ingresso’ all’Europa per la miriade di migranti provenienti dal Medio Oriente che, una volta raggiunta via mare la penisola ellenica, cercano migliore fortuna in Paesi con economie forti, come la Germania o l’Austria. Nei giorni scorsi, poi, i giornali di tutto il Mondo hanno parlato della decisione della Macedonia di ‘murare’ il confine sud, che di fatto ha ‘intrappolato’ numerosi disperati proprio in Grecia.

Questo ed altri episodi hanno reso indispensabile un intervento da parte dell’Europa ‘unita’, che verserà 300 milioni nel 2016 e 200 rispettivamente nel 2017 e nel 2018 all’ONU presente in territorio greco.

I soldi serviranno ad aumentare la capienza dei centri d’accoglienza (oltre che ad aprirne nuovi) e di pagare altri hotel che accoglieranno migranti.

Intanto la primavera si avvicina sempre di più: di conseguenza le ‘traversate’ per i mari europei aumenteranno e, con loro, il numero di persone che affolleranno le coste elleniche. C’è bisogno di un intervento rapido ed efficace, altrimenti tra non molto tempo potremmo assistere ad un sovraffollamento che potrebbe portare ad una vera e propria tragedia umanitaria.

Ma se è vero che dal passato possiamo imparare per il futuro, le premesse non sono buone. Non va dimenticato che negli scorsi mesi numerosi Paesi, specie quelli dell’Est Europa, hanno deciso di ‘dimenticarsi’ del patto di Schengen ed hanno fatto di tutto per evitare che i migranti arrivassero in casa propria (in Ungheria qualcuno ha messo del filo spinato ai confini con la Serbia; stessa cosa in Macedonia pochissimi giorni fa). Da domani, la Grecia avrà qualche milione in più da destinare agli aiuti umanitari. Ma basterà per risolvere questa situazione disperata?