Il suo nome è Alióshenka, e secondo i teorici della cospirazione, le autorità russe avrebbero fatto di tutto per insabbiare il caso. Il fatto risale al lontano 1996, quando un corpo mummificato di piccole dimensioni fu ritrovato nella regione di Cheliábinsk, per poi sparire misteriosamente. Secondo i cacciatori di alieni, le analisi mediche dell'autopsia non lasciavano dubbi sulla provenienza extraterrestre dell'essere, mentre per gli scettici, le voci sul fatto che il corpo non fosse di questo pianeta erano infondate, e che si trattava semplicemente di un feto mummificato di una bambina nata prematuramente con evidenti malformazioni.

Però, secondo i cospiratori, molti furono gli sforzi da parte delle autorità russe per coprire la verità, facendo sparire il corpo e iniziando a divulgare la notizia che i risultati dell'autopsia erano infondati.

Il ritrovamento del corpo alieno

Il cadavere fu recuperato dalle autorità locali della città di Kyshtym, ottenuto da Tamara Vasilievna Prosvirina, un'anziana signora di Kaolinovy, che fu dichiarata "malata di mente" e rinchiusa in un'ospedale psichiatrico. Secondo il racconto, Prosvirina trovò l'essere vivo nei pressi del cimitero della sua città, lo portò con sé a casa per prendersi cura di lui e lo chiamò Alióshenka. Presto si diffuse la notizia dell'anziana signora, che fu prontamente trasferita in un'ospedale psichiatrico dalle autorità locali, ignorando il fatto che continuava a gridare che aveva un bambino di cui prendersi cura.

Il "bebé" purtroppo, morì di fame abbandonato al suo destino pochi giorni dopo. Vladimir Nurditov, vicino della Prosvirina, irruppe nella sua abitazione e portò via il cadavere del piccolo essere, trovato successivamente dalla polizia nella casa di Nurditov.

Lo studio

Il corpo fu successivamente mandato per vari test in laboratori locali, che diedero la notizia che non si trattava di un corpo terrestre.

Successivamente, fu trasferito a Mosca per ulteriori test, e da allora scomparve misteriosamente. Prosvirina morì nel 1999 in circostanze misteriose mentre cercava di fuggire dall'ospedale psichiatrico. Però gli scettici non credono a questa assurda storia. Infatti, secondo un comunicato ufficiale pubblicato il 15 aprile del 2004, la prova di DNA dimostrò che si trattava di un feto di una bambina nata prematuramente e che era stata probabilmente esposta a radiazioni, quindi era impossibile che Prosvirina l'avesse trovata viva, anche se almeno tre testimoni, affermano l'esatto contrario, raccontando agli investigatori che videro effettivamente l'essere vivo con la donna. Ancora oggi, questa storia continua a chiamare l'attenzione di studiosi e appassionati del tema.