Un altro brutto fatto di cronaca è successo lo scorso giovedì 12 maggio ad Avola in provincia di Siracusa. All'Istituto Comprensivo Elio Vittorini una insegnante è stata aggredita dai genitori che hanno tentato di strangolarla con un foulard. Le urla della docente aggredita hanno richiamato sul posto i bidelli per portare soccorso, mentre la sorella della bambina che frequenta la terza elementare della Scuola Elio Vittorini la teneva stretta per i polsi per agevolare il tentativo della madre, fortunatamente andato a vuoto per la rottura del foulard, di strangolarla.

La cronaca dell'aggressione e le indagini in corso

La vicenda accade proprio quando il voto di fiducia con il quale il Decreto Scuola passain Senato, rinviando alla Camera per il voto finale. La docente intanto è stata refertata dal Pronto Soccorso della cittadina siciliana con 7 giorni di prognosi a causa dello stato di shock e delle escoriazioni prodotte sul collo e sui polsi. Il dirigente scolastico del comprensivo ha immediatamente aperto una indagine interna per accertare le motivazioni che hanno portato i genitori della bambina a compiere il folle gesto in danno di Carmela Fugali, maestra in forza alla scuola. I Carabinieri di Avola hanno aperto a loro volta un'indagine che potrebbe portare alla diramazione di un avviso di reato a carico dei familiari della piccola.

Rischiano una condanna a lavori socialmente utili e la revoca della potestà genitoriale con affido del minore ad una comunità.

Il divario scuola famiglia

Ciò che sta emergendo dalle cronache dei casi di violenza nelle scuola è il sintomo di un malessere profondo che alberga nelle famiglie italiane. Si delega l'educazione dei propri figli alle istituzioni scolastiche, perché non si ha voglia o non si ha tempo.

Ma quando arriva un brutto voto, o si va dai Carabinieri per una denuncia di rumori molesta durante lo svolgimento del compito che ha fruttato l'insufficienza al minore come è successo a Macerata, oppure si passa alle aggressioni fisiche in danno degli insegnanti. Ma con la Buona Scuola la vita si fa più dura anche per i dirigenti scolastici, come dimostra il caso dell'aggressione alla preside Anna Lamberti in una scuola milanese che ha provocato la dura reprimenda del ministro Stefania Giannini contro questi vergognosi atti di violenza.