E' previsto per oggi l'inizio dei lavori sul Decreto Scuola con l'esame e il voto finale al Senato. Nelle riunione dei capigruppo di ieri sera c'è stato l'annuncio del ministro per le riforme Maria Elena Boschi circa l'intenzione di porre la fiducia al Maxiemendamento sul Decreto Scuola. La chiusura del lavoro della Commissione Bilancio sul decreto è giunta nel pomeriggio, fatto che ha dato il via libera all'annuncio del ministro Boschi sul passaggio di questa mattina nell'aula di Palazzo Madama. Dopo questa fase il decreto passerà alla Camera dei Deputati per diventare definitivo.

Le misure previste

Nell'elenco delle misure previste figurano il raddoppio del compenso dei commissari del concorso, gli interventi contenuti nel piano “Scuole Belle” con opere di restauro e manutenzione, bonus alle paritarie di 1000 euro a disabile iscritto, proroga fino al 15 settembre per le nuove immissioni in ruolo e misure contro i ritardi oltre i 30 giorni dei pagamenti delle supplenze.

Esonero della responsabilità dei DS

Sono state apportate modifiche dell'ultima ora riguardo al ritardo di pagamento degli stipendi oltre il trentesimo giorno per le supplenze. Per non complicare la vita ai dirigenti scolasticisi è pensato di cassare la parte della responsabilità a loro carico circa il ritardo di pagamento degli emolumenti dei supplenti.

Le reazioni dell'opposizione

Il ricorso al voto di fiducia approvato ieri sera per l'ennesima volta non ha mancato di suscitare le proteste indignate dei principali rappresentanti delle forze di opposizione in Parlamento. Tra questi quelli della Lega e del M5S che non mancano di ricordare al partito di maggioranza come il PD arretri nei sondaggisulle intenzioni di voto degli Italiani.

A rinforzare questa posizione anche l'intervento dell'On. Pier Ferdinando Casini che rileva come in questi ultimi due anni ci sia un processo degenerativo in atto per il proliferare dei voti di fiducia. Questo sin dai tempi della approvazione della Legge 107 di riforma scolastica.