A gennaio scorso è stata brutalmente assassinata GloriaRosboch, la tenera e indifesa professoressa di Castellamonte, che aveva osato sperare nel sogno di una vita migliore, sia affettiva che lavorativa, auspicatole dal suo ex alunno Gabriele Defilippi, attualmente in carcere con l'accusa di omicidio, assieme al compagno, il cinquantaquattrenne Roberto Obert e la madredi Defilippi, Caterina Abbattista. In realtà vi è una quarta indagata, a piede libero, Efisia Rossignoli, accusata di aver fatto una telefonata a Gloria per convincerla della verità delle parole di Gabriele che invece celavano un incredibile disegno criminoso.

Il procuratore Giuseppe Ferrando ha interrogato anche il fratellotredicenne del Defilippi che, stando alle prime indiscrezioni, non avrebbe affatto scagionato la madre, pur avendo reso un racconto dai contorni più sfumati rispetto a quello fornito ai carabinieri.

Dichiarazioni 'cristallizzate' in incidente probatorio: la svolta?

Da tempo si attende una svolta nel caso di GloriaRosboch e non si esclude che possa essere originata proprio dall'incidente probatorio che ha visto come protagonisti non solo gli indagati, ma anche il fratellodi Gabriele, fondamentale per ricostruire il fatti. Il tredicenne ha infatti affermato di aver visto la madreed il fratellobruciare delle banconote nel caminetto.

A riprova dell'indole buona del ragazzino, questi avrebbe, successivamente alla sua deposizione, dato un bacio alla madre e a Gabriele prima di andar via. Sicuramente si è sentito partecipe di una vicenda dalla vasta risonanza mediatica che ha sovrastato la sua giovane età, pur dimostrando una grande maturità nel collaborare coraggiosamente con gli inquirenti nella faticosa opera di ricostruzione delle personalità degli indagati per arrivare ad accertare la verità dei fatti.

Una vita è stata spezzata per sempre, senza alcuna pietà né umana compassione. Non è stato solo infranto il sogno della professoressa Gloria Rosboch, ma soprattutto è stata stroncata un'esistenza che si era protratta verso un sogno che non si sarebbe mai realizzato.