Attore, cabarettista, ma anche cantante, regista e compositore, tutto questo era Lino Toffolo, uno degli artisti simbolo della sua Venezia. Per oltre trent'anni ha dominato la scena artistica italiana al fianco di grandi personaggi come Adriano Celentano, Enzo Jannacci e Renato Pozzetto, per i quali ha scritto canzoni, colonne sonore, ma accanto ai quali ha soprattutto recitato nella commedia all'italiana. La sua comicità era genuina, mai volgare, né politica o grottesca, quasi ingenua ma al tempo stesso intelligente.
La carriera di Lino Toffolo
Lino Toffolo nasce a Murano e rimane legato all'ambiente veneziano per tutta la sua carriera. Famoso soprattutto come attore comico e cabarettista grazie al suo simpatico accento veneto, ad inizio carriera esordì nel famoso "Derby" milanese con Jannacci, Massimo Boldi, Cochi e Renato e Bruno Lauzi. Verso la fine degli anni '60 sfonda nel Cinema: recita in film di Mastroianni, Monicelli e Wertmuller, quasi mai parti da protagonista ma una fantastica spalla comica come ce ne sono state poche dopo di lui: una classica maschera veneziana.
Tra i suoi maggiori successi "Telefoni bianchi", "Dio Vede e Provvede", "Scherzi da prete" con Pippo Franco, "Scusate il disturbo" con Lino Banfi e "Yuppi du" con Celentano.
Non solo cinema, ma anche tanta televisione, basti pensare a Canzonissima e la recente fiction con Gigi Proietti "L'ultimo papa re", ma anche teatro e musica. In tutta la sua carriera Lino Toffolo ha inciso 17 tra CD, 33 giri e 45 giri.
La morte di Lino Toffolo
Lino Toffolo ormai aveva una certa età: a dicembre avrebbe compiuto 82 anni.
Già da diverso tempo non stava bene, è stato operato due volte a causa di una disfunzione alle valvole coronariche anche se il ricovero di pochi giorni fa non sembrava nulla di grave: una semplice frattura al polso. Sembrava un'operazione di routine, oggi avrebbe dovuto togliere il gesso, e invece c'è stata una complicazione, probabilmente legata al suo cuore fragile, e non ce l'ha fatta. Se ne va così uno dei figli di Venezia e del cinema italiano che ormai non c'è più.