Alla disperata ricerca di soldi: si definiva così, in una conversazione in chat, Igor Diana, il giovane che dopo aver ucciso i genitori è stato ferito a un gomito dai militari che lo braccavano. Mentre le indagini sul "delitto di Cagliari" proseguono, a sorpresa c'è chi sembra voler sostenere Igor Diana: stiamo parlando di quanti hanno aperto una pagina sul noto social Facebook, dove si invoca il perdono. I "like" sono in aumento. Igor Diana riconosce di avere sbagliato e afferma che è giusto che paghi: appare dunque consapevole della straordinaria gravità di quello che ha fatto.

Reo confesso

Igor ha confessato il delitto. Secondo la ricostruzione del suo carattere proposta dalla madre della sua bambina, il giovane era buono, poi il suo carattere è cambiato radicalmente ed ha cominciato ad essere violento. La giovane si chiama Vanessa Picci. "No al carcere: Igor Diana va curato!" scrive qualcuno in questa pagina, e del resto il pieno recupero dei condannati è uno dei pilastri del nostro ordinamento giuridico. Ovviamente c'è anche chi segnala questa pagina chiedendone la cancellazione, nel rispetto dei genitori, che sono stati uccisi con un coltello dopo essere stati pesantemente bastonati. La mazza è stata trovata spezzata, a dimostrazione del fatto che Igor Diana si è avventato contro i suoi genitori adottivi, ai quali chiedeva sempre soldi, con inaudita ferocia.

I militari lo hanno individuato ben presto, mentre vagava per le campagne in cerca di un rifugio, ma il ragazzo ha opposto resistenza ed è stato ferito. Sarà operato al gomito al Cto di Iglesias.

L'incidente

I suoi problemi sarebbero cominciati dopo un incidente stradale. In quella occasione aveva mandato fuori strada un motociclista, che era morto.

A questo punto Igor Diana, forse schiacciato dal peso del rimorso, aveva cominciato a bere troppo e a consumare droghe leggere. Lentamente la sua personalità si era trasformata. Era diventato aggressivo e bisognoso di denaro. Gli inquirenti sospettano che avesse contratto dei debiti con qualche spacciatore che lo pressava per essere pagato.

Di certo per arrivare al punto di perdere la ragione in questo modo doveva trovarsi in una situazione particolarmente delicata, cosa che comunque non può giustificare minimamente un crimine tanto odioso come l'assassinio dei propri genitori. Nelle prossime settimane ne sapremo di più anche sull'evoluzione della sorprendente pagina Facebook nata in suo ausilio.