Due fratelli, due storie di vita simili e al contempo molto diverse: Igor e Alessio Diana sono due ragazzoni russi adottati da italiani. Alessio è entrato nell'esercito, e tutti lo descrivono come un giovane serio e giudizioso. Igor Diana,ad un certo punto della sua vita, ha scelto una strada sbagliata: quella della violenza per cercare di affermare la propria personalità, finendo per uccidere le persone che, adottandolo, gli avevano permesso di avere un'altra possibilità. Igor, che ha confessato, ha infatti ucciso i genitori adottivi con inaudita ferocia, al culmine di una vibrante discussione.
Il giovane assassino si è servito di una mazza da baseball, aggredendo i genitori che si preparavano ad andare a dormire, e dopo averli colpiti gli ha tagliato la gola con un coltello.
Arma del delitto
Igor Diana,al termine di un inseguimento da parte delle pattuglie della polizia che lo braccavano, è rimasto ferito e ora si trova in ospedale, dove sta ricevendo le cure del caso. L'uomo è ricoverato ad Iglesias. Da notare che la mazza da baseball è stata trovata spezzata, a dimostrazione di quanto l'aggressione sia stata feroce. Non è chiaro, al momento, il movente del delitto. Igor Diana sostiene di essere rimasto vittima di un raptus, di avere perso la testa. Anche lui, qualche anno fa, era entrato nell'esercito come il fratello, ma proprio in questa occasione si era delineata la sua insofferenza verso regole e ordini.
Negli ultimi anni si era lasciato sedurre dalle ingannevoli sirene del gioco d'azzardo e dell'alcool, continuando a chiedere soldi sia ai genitori che alla donna dalla quale ha avuto una bambina. Anche il coltello usato dal giovane russoper uccidere è stato individuato dagli inquirenti: si trovava ancora nella villetta di Settimo San Pietro (Cagliari), dove si è consumato l'omicidio.
Braccato
Il tentativo di fuga di Igor Diana si è rivelato assai maldestro: l'uomo è stato individuato rapidamente, mentre cercava di far perdere le sue tracce in un casolare di campagna fra Iglesias e Carbonia. Giuseppe Diana e sua moglie Luciana sono stati uccisi senza pietà da un ragazzo che avevano adottato e che avevano fatto studiare, caduto nella depressione e in alcuni gravi eccessi dopo una vicenda che lo aveva segnato.
Il ventottenne, infatti, qualche tempo fahaprovocato la morte di un motociclista che tentava di superarlo. Negli ultimi anni appariva stravolto e divorato da un profondo malessere interiore, con significativi impeti d'ira, che lo hanno trasformato in una sorta di mina vagante.