L'esercito americano sta testando nuove tecnologiche armi supersoniche, che raggiungono la velocità di 3.500 miglia orarie, pari ad oltre 5.632km/h, capaci di raggiungere un qualsiasi obiettivo sulla terra in massimo 60 minuti. Non si tratta di "complottismo", ma di una notizia ufficiale divulgata dal New York Post, che ha divulgato un'immagine, scattata dal fotografo Scott Wight, che è riuscito ad immortalare il momento del lancio dei nuovi potenti missili. Il test è avvenuto nei pressi di Cape Greville, in Alaska. L'arma è stata fatta brillare quattro secondi dopo il lancio, lasso di tempo in cui, una volta raggiunta la velocità di crociera, il tecnologico missile percorre una distanza di oltre 6km.

I chiarimenti del Pentagono

Il portavoce del Dipartimento della difesa statunitense, Maureen Schumann, ha precisato che il missile è stato fatto esplodere durante la fase di decollo, ed è precipitato sul complesso. Ha inoltre precisato che l'arma non era stata dotata con nessuna testata. Non sono invece state fornite informazioni sulle motivazioni del test, e sull'utilizzo che il Pentagono intende fare con la nuova potente tecnologia.Il test, di cui il New York Post ha informato l'america ed il mondo, appare come una "prova di forza", per ribadire al mondo intero la potenza e la supremazia militare degli Stati Uniti, in una fase storica in cui, dopole tensioni con la Russia, dovute alle vicende di Ucraina e Siria, sembra di essere tornati ai tempi della guerra fredda.

Le armi dei russi

Un anno fa, un'emittente televisiva russa diffuse un documento segreto riguardante il progetto di un potente siluro nucleare, chiamatoStatus-6, in corso di sviluppo da parte dell'esercito di Mosca. Si trattava di missili che oltre alla capacità di distruggere, sarebbero studiati per contaminare radioattivamente estese aree, rendendole inabitabili.

La divulgazione della notizia venne attribuita ad una gaffe, ma in molti ipotizzarono una precisa strategia militare, per "mostrare i muscoli" del proprio esercito ai cittadini russi e al mondo intero.