Ultime notizie in materia di leggi: la Camera ha appena approvato la legge che prevede il reato di depistaggio;ora si rischierà una condanna punita con il carcere da 3 a 8 anni. Nel caso in cui il reato di depistaggio viene commesso in un processo per rati gravi come la strage, la pena sale a 12 anni di reclusione. La proposta di legge venne avanzata dal presidente dell'Associazione vittime della strage di Bologna, Paolo Bolognesi e grazie ai 325 si della Camera è legge, 14 sono stati gli astenuti mentre i no solo uno.

La strage di Bologna

Il tutto nasce dal triste episodio di Bologna, dove il2 agosto 1980 alle 10:25, un ordigno composto da 25 kg di esplosivo, 5 kg di tritolo, T4 e potenziato con 18 kg di nitroglicerina, venne fanno esplodere nella sala d'attesa della stazione di Bologna.

Un folla gremita era presente a causa dei numerosi turisti in partenza per le vacanze estive, l'esplosione della bomba, causò la morte di 85 persone ed il ferimento di altre 200. Alla strage, la città di Bologna reagì aiutando le vittime tra le macerie, i feriti, e dato l'ingente quantitativo, vennero addirittura trasportati in ospedale attraverso gli autobus pubblici, al fine di prestargli soccorso immediato. Per soccorrere i numerosi feriti della strage, i medici degli ospedali cittadini fecero subito rientro dalle ferie estive in segno di solidarietà e senso del dovere. Inizialmente il governo riferì che l'esplosione fu dovuta da uno scoppio casuale della caldaia sotterranea della stazione, mentre grazie alle dichiarazioni successivamente raccolte sul posto, venne fuori la matrice di un vero e proprio attacco terroristico.

Il depistaggio alle indagini

Solo dopo alcuni anni dalla strage di Bologna, grazie al magistrato Libero Mancuso e alla sua intervista televisiva, venne fuori l'accusa di depistaggio alle indaginiriferita al fatto che il depistaggio avvenne immediatamente, ossia in riferimento alle pubbliche dichiarazioni che indirizzavano verso lo scoppio della caldaia e che diedero la possibilità ai terroristi di dileguarsi indisturbati, escludendo quello che in realtà accadde a Bologna: una attentato terroristico.