Che succede in questo folle mondo devastato da attentati che si succedono in continuazione? Dopo l'ultimo attentato a Dacca, in Bangladesh, dove hanno perso la vita anche degli italiani, arriva da Dallas, Texas, la notizia della perdita totale di freni inibitori da parte di chi crede che la violenza sia l'unico modo per rispondere alla violenza. Durante la marcia degli afroamericani che manifestavano contro l'uccisione di due uomini di colore in Louisiana e Minnesota ad opera delle forze dell'ordine, almeno 4 cecchini hanno aperto il fuoco uccidendo 5 poliziotti che presidiavano il corteo.
Qui di seguito il video della folle serata di ieri 7 luglio.
Dallas: prima gli spari, poi l'inferno. A terra almeno 5 poliziotti
In pochi attimi si è scatenato l'infernolungo il corteodi chi, a Dallas, stava manifestando contro l'uccisione di due afroamericani. Secondo la ricostruzione fatta dal dipartimento di polizia, almeno 4 persone avrebbero iniziato a sparare sulla folla con l'intento di uccidere dei poliziotti. Diversamente da quanto era avvenuto solo pochi giorni a New York, dove un ordigno esploso aveva fatto inizialmente pensare ad un attentato, in questo caso non ci sono stati dubbi su quanto stava accadendo. Due dei cecchini avrebbero aperto il fuoco da un piano alto del garage "El Centro", che si trova lungo il tragitto del corteo, mentre uno dei killer ha raggiunto a bruciapeloun agente uccidendolo sul colpo.
Dallas: tre fermati per l'agguato, non parlano
Il capo della polizia David Brown commenta l'agguato definendolo un attacco militare pianificato con freddezza e lucidità. 3 sono le persone fermate sinora, di cui una è una donna afroamericana. Non si tratta di terrorismo, come accaduto all'aeroporto turco di Ataturk, dice anche Mike Rawlings, il sindaco di Dallas.
Siamo di fronte ad una guerra tra razze, e questo è un ulteriore aspetto che lascia sgomenti. Anche il Presidente americano Obama ha commentato l'accaduto dal suo viaggio a Varsavia, definendosi inorridito e manifestando il suo sostegno alle vittime. Il folle gesto poteva rivelarsi ancor più devastante se i killer non fossero stati catturati.
Secondo il capo della polizia infatti i cecchini puntavano a fare quante più vittime possibili. Dallas oggi sembra una città vuota, dove solo il fantasma di un odio oramai senza freni sembra aleggiare sulle strade.
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