Tempi duri anche per Poste Italiane ed i suoi uffici che da oggi per via delle inefficienze e inadempienze potrebbero finire sempre più spesso nel mirino dell’Agcom. Proprio a Roma infatti a seguito delle denunce di molto cittadini, alcuni uffici di Poste italiane sono stati condannati dall’Agcom per la violazione degli obblighi sulla notificazione degli atti giudiziari. La rilevante sanzione comminata è pari a 200mila euro, ad è l’epilogo di ben due procedimenti aperti nei confronti di due uffici del quartiere Prati. La vicenda nello specifico ha riguardato il ritardo nello smistamento e nella relativa consegna delle cartoline relative alle notifiche degli atti giudiziari.

Le conseguenze sono ricadute sulla sede di viale Mazzini che sarà costretta a pagare 50 mila euro e sul Centro primario di distribuzione (Cdp) di via Andreoli tenuto a pagare 150 mila.

Cosa dicono le ordinanze n.188 e n.161 emesse dall’Agcom?

Nella prima ordinanza n.161/16/Cons, l’Agcom ha contestato che, su alcuni atti giudiziari erano ancora allegati i relativi avvisi di ricevimento, non essendo restituiti nel termine di 10 giorni al mittente nonostante che sugli stessi ci fosse una comunicazione di deposito (CAD).

La seconda ordinanza n. 188/16/CONS è stata frutto di una ispezione nel Centro Primario di Distribuzione nel corso della quale sono stati scoperti circa 3mila avvisi di ricevimento giacenti e quindi non recapitati.

Le motivazioni delle due ordinanze poggiano appunto sul fatto che poiché la gestione del servizio riservato è stato affidato in via esclusiva alla società Poste Italiane, quest’ultima aveva il dovere di svolgerlo con diligenza. Ne sono conseguite multe salate proprio perché l’utenza non aveva la possibilità di rivolgersi ad altri operatori privati.

Gli uffici postali in questione hanno infatti posto in essere delle condotte che hanno inciso negativamente sull'attività giudiziaria processuale penale, e sul corretto esercizio del rispetto del diritto di difesa dei cittadini. In particolare, come evidenziato dalle delibere, il danno è consistito non solo nel disservizio provocato da una cattiva gestione dell’intero processo produttivo di notifica atti giudiziari, ma anche da un'assenza di controlli della qualità del servizio fornito.

A nulla quindi è valso il tentativo di difesa di Poste Italiane che ha evidenziato come le violazioni si erano verificate in un solo ufficio postale e che si trattava solo di un disguido di lavorazione, posto che tale danno ha interessato un ampio bacino di utenti che appunto si sono rivolti anche ad altri uffici postali del quartiere Prati a Roma

Effetti della cattiva gestione della notificazione atti giudiziari

Benché contino molto anche i numeri, la vicenda relativa ai due i uffici di poste Italiane costituisce un precedente. Sotto la scure di pesanti sanzioni infatti da oggi potrebbero finire anche altri uffici di Poste Italiane per la negligente condotta sul processo di notificazione di atti giudiziari a mezzo posta.

Il problema delle troppe notifiche in giacenza per un tempo superiore ai 2 mesi interessa, come la stampa racconta tutti i giorni, molti uffici di Poste italiane specialmente nel Centro- Sud. Senza contare che l’importo della sanzione viene definito appunto in virtù delle gravità della violazione contestata e dell’evidente anomalia. Nella capitale tale disservizio ha inoltre interessato, come messo in luce dall’Agcom, anche altri centri di produzione, non solo del quartiere Prati. Per altre info sul tema potete premere il tasto segui.