Gareth Clean era in bici domenica scorsa, 31 luglio 2016, su una strada non molto distante da Sydney, in Australia. Si era fermato per una pausa; poi si è rimesso in viaggio. Invece di mettere il piede su un pedale, però, il ciclista 36enne ha fatto cilecca ed è caduto per terra. Niente di grave, comunque. Gareth si è subito rialzato, rimettendosi in viaggio. Poco dopo, però, ha sentito un grosso dolore alla gamba.

Vestiti e pelle bruciati

Il ciclista australiano pedalava con un iPhone in tasca. La caduta dalla bici ha, probabilmente, fatto surriscaldare il melafonino che improvvisamente è esploso.

La deflagrazione dell'iPhone ha provocato una forte ustione della parte posteriore della coscia destra di Gareth. L'apparecchio della Apple non aveva, infatti, bruciato solo i vestiti dell'uomo ma anche la sua pelle. Per rimuoverlo dalla tasca, Clean gli ha dovuto dare un pugno fortissimo. L'esplosione dell'iPhone è costata cara al 36enne australiano, che ha passato una settimana in ospedale. I medici gli hanno dovuto innestare pelle nuova. Una vicenda inquietante che fa riflettere sull'opportunità di mettere in tasca gli smartphone.

Non è la prima volta che un iPhone balza agli onori delle cronache per un episodio del genere. Diversi iPhone, nel mondo, sono esplosi improvvisamente, senza alcun motivo.

Apple, dopo indagini accurate, ha affermato che lamaggior parte delle esplosioni è stata dovuta all'utilizzo di alimentatori non ufficiali. Chissà se anche Gareth Clean ha usato un alimentatore non ufficiale?

Apple ha contattato Gareth

Ancora una volta, gli iPhone tengono banco. Nel bene e nel male, non passa giorno senza che si parli degli smartphone Apple.

Gareth Clean ha avuto molta paura ed ha provato molto dolore quando gli è esploso l'iPhone in tasca. Adesso consiglia a tutti coloro che vogliono farsi una passeggiata in bici di non mettersi i melafonini in tasca.Apple ha già contattato il ciclista australiano ed ha avviato gli accertamenti per scoprire il motivo per cui il dispositivo è esploso. Una cosa è certa: Gareth non andrà più in bici con un telefonino in tasca.