Ancora non si osa parlare di civiltà aliene, ma la scoperta fatta dall'astronomo italiano Claudio Maccone, che attualmente sta lavorando al SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence), progetto dedicato alla ricerca di vita extraterrestre in grado di inviare segnali radio dal cosmo, risulterebbe essere al centro dell'attenzione di tutti gli astronomi che ne sono venuti a conoscenza. La notizia è stata segnalata da un radiotelescopio russo e dichiarata essere come un forte segnale inquietante proveniente dalla stella HD164595; precisiamo che questa stella ha un'età stimata intorno ai 6,3 miliardi di anni, risulta avere una massa con particolari similitudini a quella del nostro Sole, più giovane di 1,73 miliardi di anni, ed è posizionata in direzione della costellazione di Ercole, attualmente a una distanza di circa 95 anni luce dalla terra.
Una conferma della presenza aliena?
Ovviamente gli scienziati in Astronomia ancora non si 'sbottonano' e nemmeno osano fare considerazioni in merito alla probabile presenza di una civiltà aliena; elemento che li vedrebbe responsabile dell'invio di questo segnale, ma comunque sia sono tutti in fibrillazione per la sua natura, e come dichiarato dal curatore del sito 'Centauri Dreams', Paul Gilster, "la cosa merita di essere studiata e approfondita". Quello che gli astronomi hanno dichiarato per certo, è che "studiando la forza del segnaleaffermerebbero essere proveniente da un potente radiofaro isotropico". Questo trasmettitore omnidirezionale sarebbe considerato talmente potente, che solo una civiltà progredita di tipo due sulla scala Kardashev, potrebbe far pensare che il segnale provenga veramente da una civiltà extraterrestre, tecnologicamente più avanzata della nostra.
Perché questa possibilità?
Per sapere se tutto questo è possibile, e comprendere il progresso tecnologico di questo inquietante segnale, o della probabile civiltà che lo avrebbe inviato, dobbiamo specificare la classificazione in cui ha trovato posto nella scala di Kardashev e qui, dare conferma alle considerazioni scientifiche in cui è inserito e che andiamo a spiegare.
Il termine scala di Kardashev non è altro che il metodo di classificazione inventato dall'astronomo russo Nikolaj Kardashev per classificare il livello tecnologico delle civiltà. Dobbiamo sapere che la nostra tecnologia attuale, proprio in riferimento alla scala di Kardashev, risulta essere posizionata a un livello tra lo zero e l'uno, quindi molto inferiore alla tecnologia che utilizza il segnale trasmesso dallo spazio e proveniente dalla stella HD164595,che la riporta a una classificazione di livello due. Per questo motivo la scienza sarebbe in fermento e per ora non si spinge oltre in affrettate dichiarazioni, ma tutto quello finora scoperto fa davvero pensare che non siamo soli in questo universo.