Un bambino inglese di quasi tre anni ha riportato l'amputazione degli arti inferiori e di alcune dita della mano a causa di una infezione da shock tossico non capita tempestivamente dai medici. Un banale incidente casalingo aveva indotto la madre del piccolo Reuben a portarlo presso il locale ospedale di Ipswich, dove dopo le cure necessarie era stato dimesso dai medici e rimandato a casa, con tutte le rassicurazioni del caso.
L'errore medico
Nei due giorni successivi la dimissione qualcosa non è andato come previsto dai medici. Febbre alta e un forte mal di gola, che non cessavano neanche con la somministrazione degli antibiotici, hanno indotto i genitori del piccolo a riportarlo nuovamente in ospedale per ulteriori controlli.
Secondo i medici che lo avevano visitato, il piccolo sarebbe stato affetto da tonsillite. Ecco spiegata la persistente febbre alta e il crescente e doloroso mal di gola. Passano le ore ma, nonostante le cure e i farmaci somministrati, le cose sembravano andare sempre peggio.
Nei genitori, ormai disperati nel vedere peggiorare ora dopo ora il piccolo, avanzava sempre più l'idea di poter perdere il loro bambino. Ma grazie ad un consulto medico, richiesto dalla famiglia all'ultimo momento, si è potuto accertare il fatto che il piccolo necessitava di un urgente intervento chirurgico. La madre di Reuben racconta che il medico aveva le lacrime agli occhi, quando ha dovuto riferire ai genitori che il piccolo di soli tre anni doveva subire delle amputazioni per poter sopravvivere.
La sindrome da shock tossico
Ma cosa ha determinato tutto questo?
Si chiama sindrome da shock tossico ed è causata dallo Staphylococcus aureus o da alcuni batteri di Streptococco che entrano in circolo attraverso il flusso sanguigno. Tossine apparentemente innocue, che invece sono altamente tossiche. E nel momento in cui vengono introdotte nell'organismo attraverso una lacerazione o una ferita, inizia una vera e propria lotta contro il tempo per sconfiggerle.
L'ospedale di Ipswich ha ammesso sin da subito la responsabilità medica che ha determinato purtroppo l'amputazione degli arti del piccolo Reuben. Un atto molto apprezzato dalla famiglia del piccolo, che adesso ha iniziato una raccolta di donazioni per affrontare gli ingenti costi per l'acquisto delle protesi del bimbo, che dovranno essere sostituite ogni due anni.