Erano attese le dichiarazioni spontanee che Veronica Panarello aveva promesso al marito, quelle fatte in tribunale davanti al giudice in merito alla morte del piccolo Loris Stival. “Troppo fango si è mosso. 'Voglio pace, giustizia e rispetto per la famiglia e per il bambino' avrebbe detto la donna nel corso della sua ora di deposizione. Chi si aspettava qualche novità, rimane deluso. Veronica riprende la tesi già esposta all'inizio di quest'anno. L'esecutore materiale dell'omicidio sarebbe Andrea Stival, nonno del piccolo, con cui lei sostiene di aver intrattenuto una relazione.
Di seguito riportiamo la ricostruzione della vicenda, fatta dalla donna.
Omicidio Loris Stival: Veronica Panarello ricostruisce i fatti
Il movente dell'omicidio di Loris Stival, spiega Veronica Panarello, sarebbe il fatto che il bambino ha visto qualcosa che non doveva vedere. Cosa sia lo sappiamo già da mesi, da quando la donna ha affermato di essere stata scoperta dal figlio in cucina a fare sesso con il suocero. Ma l'assassino è Andrea, sostiene lei. Secondo la sua ricostruzione dei fatti, Andrea si trovava in casa Stival al momento del delitto. Avrebbe ordinato alla donna di legare le mani del figlio con delle fascette. Allo squillo del telefono lei si sarebbe allontanata per rispondere e al suo ritorno Loris era già morto, strangolato con un cavo USB.
In seguito i due avrebbero avvolto il cadavere del piccolo in un plaid e lo avrebbero nascosto nell'auto, per poi gettarlo nel canalone.
Le indagini la smentiscono
Ma tutto quello che Veronica dice circa la morte del figlio Loris Stival, non regge. Le indagini della polizia non riescono a collocare il suocero Andrea in quella casa, né al Vecchio Mulino.
E anche se Veronica ha affermato che il fatto che non riesca a dimostrare la presenza del suocero in casa, 'non significa che non ci fosse', i dubbi sulla sua versione restano molto forti. Il processo, ricordiamo, si svolge a porte chiuse. I contenuti sono stati svelati alla stampa dall'avvocato difensore di Veronica. La prossima udienza si terrà il 3 di ottobre.
Nel frattempo, anche l'avvocato di Andrea Stival si è pronunciato in merito alle dichiarazioni spontanee della donna. Si è definito “assolutamente sbalordito” di quanto sentito, definendo le accuse della donna 'calunnie che le saranno contestate nelle sedi opportune'.