Non è passato inosservato alla Procura l'elicottero, con a bordo gli sposi, che atterrava nel centro storico di nicotera, in provincia di Vibo Valentia. I due sposi, Nino ed Aurora, dopo la funzione religiosa, hanno deciso di rendere la giornata del loro matrimonio indimenticabile, raggiungendo le vicine Isole Eolie con un elicottero per fare il servizio fotografico. Fin qui, nulla di male se non per il fatto che per circa tre ore è stato interdetto il traffico nel centro storico di Nicotera, congestionando il traffico cittadino per permettere all'elicottero di atterrare nella centralissima Piazza Castello.

Ora indaga l'Antimafia

Ora sta indagando la Procura della Repubblica di Vibo Valentia, per capire come sia possibile che un elicottero possa violare i regolamenti, decollando ed atterrando più volte nel centro storico del paese e soprattutto se i legami familiari abbiano potuto, in qualche modo, influire in questa vicenda. Infatti, lo sposo Antonio Gallone, operaio trentunenne, è stato sorpreso nel 2011 ad annaffiare una piantagione di cannabis, ma cosa più importante sembra che sia imparentato con i Mancuso, potente clan di 'ndrangheta della zona. Inoltre, il fascicolo dei due sposini in giro in elicottero è arrivato sul tavolo di Nicola Gratteri, capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.

A spingere la DDA ad interessarsi a tale vicenda sono state alcune circostanze, natedagli accertamenti effettuate dai carabinieri, ossia la presenza tra i 600 invitati di personalità sotto la lente di ingrandimento delle forze dell'ordine, l'utilizzo di una Ferrari e di una Maserati e le autorizzazioni concesse per il giro in elicottero.

Inoltre, ricordiamo che il Comune di Nicotera è stato già due volte sciolto per mafia.

Il Comune non ne sapeva niente

In comune, il sindaco Franco Pagano, il direttore dell'Ufficio tecnico Carmelo Giampa e il comandate dei vigili urbani Gregorio Milidoni non ne sapevano nulla del giro in elicottero nel centro storico. "Il Comune di Nicotera non ha rilasciato nessuna autorizzazione per operazioni di volo sul proprio territorio e/o di atterraggio nel proprio centro abitato".

L'unica autorizzazione concessa è stata quella relativa alla possibilità di atterrare al campo sportivo. Dichiarazioni che lasciano qualche dubbio ai magistrati che ora dovranno far luce su questo spiacevole episodio.