Una vera e propria catena di montaggio per la droga. Tredici chili di marijuana che i Carabinieri hanno sequestrato questo fine settimana in un ovile nelle campagne tra Silanus e Lei, a pochi passi dalla vecchia strada 129 bis che conduce anche a Nuoro. In manette, con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, sono finiti quattro giovani di Silanus: Pietro Cossu, 32 anni, Andrea Grimaldo (37), Daniele Cuccui, pastore di 36 anni e l’operaio Raimondo Sussarellu (31). All’interno dell’ovile i militari hanno anche recuperato armi e munizioni per questo motivo il proprietario dello stabile, Giampaolo Ibba, è stato anche lui arrestato ma con l’accusa di detenzione di armi clandestine, si legge nel verbale dei Carabinieri.
Tutti gli arrestati, dopo i controlli di rito, sono stati rinchiusi in una cella del carcere oristanese di “Massama” in attesa di essere interrogati dal magistrato che si occuperà del caso. Durante la perquisizione è saltato fuori anche un rilevatore (illegale) delle frequenze delle Forze dell’Ordine. Un dispositivo che riuscirebbe ad intercettare le comunicazioni degli inquirenti. All'interno diun borsone i militari hannoanche recuperato circa diecimila euro in contanti.
Una catena di montaggio
L’operazione messa a segno questo fine settimana nell’ovile di “Mura Barbaras”, nelle campagne del paese, è stata un grande successo per i Carabinieri che, con la collaborazione delle unità cinofile dei Cacciatori di Sardegna, hanno messo fine a quello che è stato definito un “importante traffico di droga”.
Tutti gli arrestati, infatti, già da tempo erano tenuti sotto controllo dai militari dell’Arma che, con il loro intuito, avevano notato che il loro stile di vita nell’ultimo periodo era cambiato, senza alcuna giustificazione valida, in meglio. Da qui sono iniziate le indagini che hanno portato i Carabinieri all’azienda agricola di proprietà di Giampaolo Ibba.
Secondo una prima ricostruzione proprio quella mattina all’interno dell’ovile c’erano i quattro giovani arrestati che erano intenti a pesare, sistemare e confezionare le dosi di marijuana che con tutta probabilità sarebbero poi state vendute nel mercato al dettaglio. Un’operazione complessa che ha visto l’impiego di tanti uomini e anche del cani anti droga che sono andati praticamente a colpo sicuro.
I 13 chili di marjuana, infatti, avrebbero potuto fruttare migliaia di euro.
Armi e munizioni
All’interno dell’ovile i Carabinieri hanno anche recuperato un fucile ad aria compressa modificato di potenza, un fucile semiautomatico di marca “Beretta” con tanto di matricola abrasa, una canna per fucile anche questa clandestina e per finire 6 cartucce calibro 7.65, 31 cartucce calibro 12 e 9 proiettili calibro 9 “parabellum”. Il proprietario è stato arrestato.