In poche ore gli investigatori della Squadra Mobile, coordinati dal primo dirigente Fabrizio Fabbrocini, sono riusciti a ricostruire la terribilerissaa colpi di spranga accaduta ieri 31 agostoin un parcheggio di via Jenner, a Cagliari. I tre protagonisti della violenta discussione, tutti agli arresti domiciliari, sono Davide Natalini, 30 anni, Michele Dapadulo, 43 anni, che è ancora ricoverato al Brotzu per un trauma carico ma non è in pericolo di vita, e il giovanissimo 17enne senegalese che è stato affidato al fratello.

In via Jenner, ieri, erano intervenuti gli agenti della Squadra Volante dopo una segnalazione al centralino del 113 che parlava di una violenta rissa dove erano coinvolti due uomini e un ragazzino di colore.

Un testimone, ascoltato dalla Polizia, avrebbe dichiarato che all’origine della rissa ci sarebbero stati degli insulti a sfondo razziale nei confronti del giovanissimo parcheggiatore.

Indagini lampo della Polizia

Non è stato proprio semplice ricostruire la dinamica del violento pestaggio accaduto ieri in via Jenner. Ma gli uomini della Squadra Mobile, nonostante le tante difficoltà (tutti i protagonisti fornivano versioni differenti) in poche ore sono riusciti a trovare il bandolo della matassa. All’origine della rissa infatti ci sarebbero atteggiamenti ambigui e frasi razziali che sarebbero state anche condite da minacce. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla Polizia Natalini avrebbe raggiunto nella giornata di ieri via Jenner con la sua auto, accompagnato dalla moglie e dal figlioletto.

Durante le manovre di parcheggio sarebbe stato avvicinato dal giovane senegalese che, come spesso capita, avrebbe chiesto un offerta.

Prima il rifiuto, poi la discussione che è iniziata banalmente e si è prolungata con epiteti razziali non troppo amichevoli ed è finita con insulti, schiaffoni e calci nei confronti del ragazzo di colore che, in preda al terrore, è riuscito a fuggire e a lanciare l’allarme al centralino dei 113.

Proprio in quel frangente di tempo Natalini si sarebbe allontanato e avrebbe contattato al telefono l’amico Michele Depadulo al quale avrebbe chiesto una mano d’aiuto per regolare un conto che aveva in sospeso.

La ricostruzione

E così sarebbe accaduto. I due amici, Natalini e Dapadulo, sarebbero infatti tornati in via Jenner con una spranga e si sarebbero messi alla ricerca del giovane senegalese.

Dopo averlo individuato, lo stavano seguendo uno a piedi e l’altro in auto, l’avrebbero bloccato. Da qui sarebbe nata una violenta colluttazione tra i tre e, inizialmente, ad averne la peggio sarebbe stato il ragazzino di colore. In una frazione di secondo però il giovane sarebbe riuscito ad impossessarsi della spranga di ferro, disarmando Natalini, e l’avrebbe rivolta contro i suoi aggressori ferendo in testa Michele Dapadulo che si trova ancora ricoverato al Brotzu per un trauma cranico.