Una vita spezzata quella di Eleonora, la giovane ragazza appena 18enne studentessa dell'Istituto agrario della cittadina di Bagnoli, provincia di Padova, che contratta una fulminante leucemia muore in seguito alla quanto mai disapprovata, contrastata e discussa decisione dei genitori di rifiutare la somministrazione della terapia chemioterapica, normalmente utilizzata per contrastare la presenza delle cellule tumorali nell'organismo.

La scoperta della malattia e il rifiuto della chemio

Tutto è iniziato circa un anno fa, quando la giovane incomincia a star male, quindi dopo una sequenza infinita di esami e controlli l'agghiacciante diagnosi: leucemia.

E come normalmente accade in questi casi i medici che l'avevano in cura hanno consigliato l'adozione immediata della terapia oncologica, in particolar modo della chemioterapia.

Ma a quella propostai genitori, che a quel tempo avevano la patria potestà poiché la figlia era ancora minorenne, rifiutaronoin maniera decisa, avanzando le loro idee al riguardo - pressoché in linea con quella della cd. nuova medicina germanica - .

Se Eleonora aveva una possibilità di vita - come hanno ripetutamente detto i medici ai genitori - la si doveva solo al trattamento chemioterapico, e occorreva anche procedere con molta fretta. Ma i genitori non hanno voluto sentire alcuna ragioni. Hanno dimesso la figlia e curata a casa con trattamenti alternativi.

Considerato il diniego dei genitori ai normali trattamenti oncologici - che vengono adottati da migliaia di persone e grazie ai quali si salvano moltissime vite - i medici hanno coinvoltoil tribunale dei minori, che tolse la patria potestà ai genitori. Ma neanche questo gravissimo atto formale riuscì a far cambiare idea ai genitori di Eleonora, che decisero quindi di far curare la figlia in Svizzera, dove esiste la possibilità della libertà di cura.

Le cure alternative adottate

Già ma di che cure stiamo parlando? In cosa consiste esattamente la nuova medicina germanica teorizzata dal dr. Hamer? Le cure in questione, che sono state adottate anche per la giovane ragazza di Padova, partono dal principio che le malattie derivano sempre da un trauma a cui siamo stati sottoposti.E nel caso di Eleonora,i genitori lo riconducevano al forte shock subito dalla ragazza in seguito alla morte improvvisa del fratello qualche anno prima.La ragazza è stata curata quindi in Svizzera con dosi massicce di cortisone e di vitamina C, che non sono bastati per salvarla.

La notizia del decesso della giovane padovana ha riacceso l'infuocata polemicasulla libera scelta che ogni cittadino dovrebbe avere nella scelta delle cure più adatte a se, cosa che come ben sappiamo trova dei limiti fortissimi nella legge, specialmente se la questione riguarda dei minori, che non possono esercitare pienamente il loro libero convincimento.