Hanno perso il loro figlio più grande, Filippo, che il 15 ottobre prossimo avrebbe compiuto 23 anni. Ora, dopo che sarà effettuata l'autopsia, saranno celebrati i funerali del povero giovane di origini nuoresi. Non si sa però ancora il giorno e il luogo dove verrà sepolto anche perché il cimitero di Amatrice è praticamente inagibile ed è impossibile effettuare nuove tumulazioni. Il terribile Terremoto che il 24 agosto, alle ore 3,36 ha ridotto in macerie la cittadina di Amatrice, ha messo a dura prova la famiglia Sanna, originaria di Nuoro, che per una settimana ha sperato fino all’ultimo per il loro figlio Filippo che lottava tra la vita e la morte in un letto dell’ospedale “Spirito Santo” di Pescara.

Il giovane nuorese, però, purtroppo non ce l’ha fatta. Le lesioni interne provocate dal trauma derivato dallo schiacciamento non gli hanno lasciato scampo. Nonostante gli innumerevoli tentativi da parte dei medici di tenerlo in vita.

Intanto dalla Sardegna, i tanti parenti di Mario Sanna, il capo famiglia che a Nuoro ha vissuto fino agli anni ’90, hanno raggiunto anche la moglie Stefania Cirello, medico di famiglia di Amatrice, per unirsi tutti quanti al dolore per la perdita del loro caro.

Condizioni disperate

Filippo Sanna era stato salvato dai Vigili del Fuoco dopo essere rimasto per più di 4 lunghe ore sotto le macerie: “Purtroppo il giovane è arrivato in condizioni gravissime all’ospedale – racconta al quotidiano on line “Il Centro”, Tullio Spina, direttore dell’unità di Rianimazione del nosocomio di Pescara – aveva delle profonde lesioni che hanno compromesso i principali organi vitali.

Abbiamo fatto tutto il possibile per tenerlo in vita ma purtroppo – conclude il medico – anche la medicina alle volte ha dei limiti”. I genitori di Filippo, distrutti dal dolore, hanno voluto ringraziare tutti i medici e gli infermieri dell’ospedale di Pescara per la loro grande professionalità ed umanità.

Oggi l’autopsia

Il corpo del povero ragazzo, che studiava ingegneria all’università dell’Aquila, ora è all’ospedale “Santo Spirito” di Pescara: in queste ore, infatti, molto probabilmente verrà eseguita l’autopsia per valutare le cause del decesso che quasi sicuramente saranno da attribuire ai diversi traumi derivati dallo schiacciamento.

Filippo era stato ritrovato sotto le macerie dell’abitazione in cui viveva, dopo circa quattro ore, dai Vigili del Fuoco. Insieme a lui c’era anche la sorella 16enne, Irene, che miracolosamente si era salvata, riportando qualche ferita e tanto spavento. I due fratelli infatti erano stati investiti dalle macerie anche perché le loro camere si trovavano al pian terreno. Quelle dei genitori invece erano al primo piano ed erano riusciti miracolosamente a mettersi in salvo ancora prima di capire cosa stesse accadendo.