Il cuore dei sardi e della Sardegna è immenso e generoso. E Filippo Sanna, il giovane di 23 anni originario di Nuoro, che lotta in un letto del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara dopo essere stato per ore sotto le macerie della casa in cui abitava ad Amatrice, inconsapevolmente ha ricevuto la solidarietà anche di tutta la Sardegna. La famiglia Sanna, originaria di Nuoro, che nel terribile Terremoto di Amatrice ha perso praticamente tutto, grazie all’impegno del circolo sardo “Dimonios”, che in quel territorio (tra Abruzzo e Molise) ha circa 150 iscritti, ha trovato un' abitazione in cui potrà viveree stare vicino al figlio ancora ricoverato nel nosocomio della cittadina.

La conta delle vittime

Le speranza è sempre tanta. Per ora, almeno ad Amatrice mancano dieci persone all’appello. E intanto il numero delle vittime si è fermato a 290, dato corretto dalla Prefettura che ne aveva contato 291, uno in più. Le forze di soccorso sono comunque impegnate 24 ore su 24in tutti i campi perché con il passare dei giorni, anche se le speranze di trovare qualcuno in vita pano piano si stanno affievolendo, la forza ai soccorritori non manca mai nonostante l'enorme fatica.“Ora come ora è impossibile stabilire con certezza il numero dei dispersi – assicura il capo della Protezione civile – il territorio è molto vasto e di difficile interpretazione. Se il primo cittadino di Amatrice assicura che le persone che mancano all’appello sono dieci noi impegneremo tutte le nostre forze per cercarle e ritrovarle”.

Scosse d’assestamento

E intanto un’altra notte è passata nei diversi campi allestiti dalla Protezione Civile. Non ci sono state scosse particolarmente preoccupanti e i circa 2500 sfollati hanno trascorso una nottata abbastanza tranquilla. È chiaro che i disagi ci sono e si fanno sentire ma i tanti volontari e gli addetti ai lavori stanno rendendo la situazione più che controllabile.

Nel frattempo la Procura di Ascoli, dopo l’inchiesta aperta dai colleghi di Rieti, ha deciso di far chiarezza sul disastro appena accaduto aprendo un fascicolo per disastro colposo. Si inizierà nell’analizzare prima gli edifici pubblici per poi passare a quelli privati. Tra l’altro proprio oggi c’è stato un sopralluogo nella scuola di Amatrice che, leggendo le carte, era stata ristrutturata nel 2012, quattro anni fa.

Durante il sisma è quasi praticamente tutta caduta giù.

I funerali di Stato

Nella giornata di ieri, ad Ascoli, si sono svolti i funerali di Stato per 35 vittime del disastro. Alle esequie erano presenti il presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo cordoglio e mentre faceva visita alla tendopoli ha anche promesso che lo Stato non abbonderà gli italiani in difficoltà. “Non vi lasceremo soli”, ha assicurato il Presidente.