Le storie post Terremoto sono numerose, e molte hanno come protagonisti gli animali. Un nucleo familiare, in Italia, spesso non è composto solo da umani e bipedi, ma anche da quadrupedi che vengono amati tanto quanto chiunque altro. Tutti ricorderete il cane che al funerale del suo padrone, perito nel crollo della propria abitazione a Pescara del Tronto, non voleva allontanarsi dalla bara; o il cane Romeo, ritrovato vivo sotto le macerie dopo giorni, e ormai dato per morto dal suo padrone. Ma di vicende da raccontare ce nesarebbero molte di più.

Il lavoro delle matching pets

In ogni emergenza, in particolar modo durante un terremoto, può capitare chenel tentativo di mettersi in salvo e di fuggire non si pensi agli animali, dai quali quindi ci si separa, ma verso cui corre il pensiero subito dopo. Ammesso e non concesso che siano sopravvissuti, la speranza di ritrovarli nei giorni seguenti è praticamente pari a zero. Se gli esseri umani, in una tragedia come un sisma distruttivo,perdono tutti i propri punti di riferimento, questo accadeancor di più ad un animale che tende sempre a tornare a casa, ma che non può farlo quando quella casa non c'è più. A questo punto, entrano in gioco lematching pets. Si tratta di persone che cercano di usare ogni mezzo possibile per permettere ad animali e padroni di incontrarsinuovamente,laddove sia possibile, o di trovare una nuova sistemazione per le bestiole rimaste irrimediabilmente sole.

Uno sprazzo di normalità

Per chi ha perduto la propria abitazione, la propria quotidianità, e magari anche persone care o tanti amici, poter riabbracciare almeno il proprio amico a quattro zampe è un aiuto fondamentale. L'efficacia della pet therapy, ovvero della vicinanza di un animale alle persone ammalate, è ormai nota, e in caso di disastri naturali e di eventi calamitosi e improvvisi, il calore di un animaletto può fare molto di più dell'assistenza di qualunque psicologo.

Aiuta infatti a ripristinare una parvenza di normalità, un piccolo nucleo familiare da cui ripartire.

Per questo il lavoro dei volontari matching pets andrebbe sostenuto anche dalle autorità. Infatti, i volontari che hanno operato in questi giorni sul territorio di amatrice e degli altri borghi colpiti dal sisma hanno chiesto un'unica cosa: poter avere il supporto delle ASL e un sito nazionale e pubblico verso il quale far confluire appelli e soprattutto le fotografie degli animali. Davvero una piccola cosa, per un lavoro che invece sta facendo molto per risollevare gli animi di coloro che devono fronteggiare un'emergenza che non si risolverà purtroppo in tempi brevi.