Continuano incessanti gli sbarchi di migranti sulle coste italiane ed insieme a loro continua la propaganda di chi sfrutta la drammatica crisi migratoria perottenere facili consensi, cavalcando i timori e le frustrazioni della popolazione. Dopotuttoprendersela con i migranti è indubbiamente più facile che risolvere i problemi e fare qualcosa di concreto, e così persinoalcuni sindaci - che magari non riescono ad ottenere risultati positivi nel proprio territorio - anziché affrontare i problemi che sarebbero di loro competenza finiscono per occuparsi di immigrazione, una questione sulla quale i primi cittadini a parte la propaganda, possono fare ben poco.

Ultimo sindaco in ordine cronologico ad aver giocato la carta migranti è Massimo Bergamin, sindaco di Rovigo, che secondo "Il Giornale" avrebbe fatto del "contrasto al degrado legato all'accoglienza dei richiedenti asilo" la priorità della sua azione Politica.

Le dichiarazioni del sindaco di Rovigo

Bergamin affida a Facebook uno sfogo dove annuncia l'intenzione di proseguirecon i controlli nelle strutture che ospitano "profughi e clandestini", dopodiché assumendo un atteggiamento da "duro" in stile sceriffo affermadi "non dover chiedere il permesso ai deputati o ai consiglieri del PD", e poi se la prende con il Prefetto, ovvero l'autorità territoriale delegata dal governo a sistemarei richiedenti asilo nelle zone a cui sono stati assegnati.

Secondo il sindaco la prefettura dovrebbe verificare le condizioni in cui vengono sistemati i migranti, poiché talvolta verrebbero sistemati a decine in locali adeguati ad accogliere poche persone.

Guerra aperta ai proprietari dei locali affittati ai migranti

Il sindaco di Rovigo afferma di non voler dichiarare guerra aqueste situazioni, e avvisai proprietari dei locali che ospitano i migranti che li marcherà stretti e che sta valutando l'istituzione di strumenti fiscali per tassarli, e disincentivare "chi lucra sui migranti". Poi l'immancabile retorica leghista del "prima noi": il sindaco si rivolge ai titolari degli immobili invitandoli ad affittare a prezzo calmierato a giovani coppie o imprenditori italiani.