Un'investigazione rivela l'errore e la grancassa pubblicitaria che portò all’uso del termine "paziente zero"ed incolpare un uomo della propagazione del virus dell'immunodeficienza, HIV, attraverso l'America del Nord.

Questo studio dimostra comeunosteward dell’Air Canada arrivò ad essere conosciuto come l'epicentro umano della crisi statunitense dell’AIDS durante la decade degli anni ottanta e la prima persona ad essere etichettato come il 'paziente zero'. In realtà costui è stato uno dellemigliaia d'infettati negli anni prima che il virus dell'hiv si conoscesse.

L'investigazione, realizzata da unostoriografo dell'Università di Cambridge, in Regno Unito, e da prove geneticherealizzate dascienziati statunitensi che hanno analizzato prove di sangue risalenti a tre decade fa, dimostrano come Gaëtan Dugas, un omosessualefranco-canadese incolpato dai mediadi propagare l'HIV attraverso l'America del Nord, non fosse il 'paziente zero' dell'epidemia.

Un termine coniato per errore

In realtà, il lavoro del dottore Richard McKay, investigatore del Dipartimento di Storia e Filosofia della Scienza del Wellcome Trust di Cambridge, rivela come il termine 'paziente zero', ancora usato oggigiorno tra i mediaper descrivere il primo caso infettato di una malattia, fu creato senza volere nei primi anni dell'investigazione dell'AIDS.

Questo perché si usò un sistema di codificazione per identificare il sangue dei malati che si analizzavano. Per errore il codice dato a Dugas fu interpretato male facendolo additare come colui che aveva introdotto il virus negli Stati Uniti. Inoltre a porre ancora di più in cattiva luce all'assistente di volo, ci penso il giornalistaamericano Randy Shilts, con il suo libro«And the Band Played On in cui lo descrive come il primo responsabile di diffondere il virus.

Il virus esisteva già negli anni '70

Tuttavia analizzando oltre 2.000 campionibiologici risalenti al 1978 ed il 1979 si è riusciti a capire che il virus dell'HIV era già presente negli Stati Uniti e che era arrivato nel paese dai Caraibi nei primi anni '70.