Fra mille immagini assunti della Gioconda in suoi 500 anni di esistenza, la famosa ragazzadal sorriso enigmatico dipinta da Leonardo da Vinci ha preso, il lunedì scorso, il volto della lotta condotta dalle donne polacche contro il divieto all'aborto. La proposta del partito conservatore Diritto e giustizia (Pis) per una legislazione che vietasse l'aborto in ogni circostanza, anche nei casi quando la vita della madre sarebbe stato in pericolo, ha scatenato una valanga di forti proteste, culminata con lo sciopero nazionale delle donne all'inizio della settimana scorsa, in quello che hanno chiamato il “ lunedì nero”.

Monna Lisa incinta?

Sopra i cartelli blasonati con lo slogan "Moja macica, mój wybór" ("Il mio utero, la mia scelta"), le polacche di Varsavia hanno scelto di portare in alto una riproduzione gigante del ritratto di Monna Lisa, come se le sue braccia pazientemente conserte e il suo sorriso indecifrabile potesse manifestare in maniera più eloquente il loro dissenso.

Qualcuno potrebbe dire che la simbolistica è piuttosto forzata, che la Gioconda fosse fatta sostenere un ideale a cui lei oppurel'artista che l'ha dipinta non avrebbero mai sottoscritto. Esaminando la pittura attraverso le lenti storiche, l'immagine di bambina appena fiorita in una giovane ragazza è diventata, negli ultimi anni, una fonte di accesa polemica.

Molti studiosi ora sospettano che Monna Lisa fosse lei stessa in stato di gravidanza quando si sedette per il ritratto di Leonardo da Vinci. Nel 2006, un team di ricercatori hanno rivelato, utilizzando immagini 3D sulla somiglianza, la presenza di un indumento sottile e traslucido conosciuto come guarnello - una sorta di velo indossato dalle donne in dolce attesa nel Rinascimento italiano.

Questo non vuol dire per nessuna ragione che Leonardo avesse inteso del suo quadro un simbolo della lotta contro l'aborto. Fra l'altro, è alquanto improbabile che Monna Lisa o la sua generazione avrebbe considerato la procedura come un reato illegale. Secondo Nicholas Terpstra, professore di storia presso l'Università di Toronto, "I codici di legge di Firenze in quel periodo non facevano alcuna menzione dell'aborto, e certamente non lo lanciavano come una forma di omicidio punibile".

Il poteredell'arte

L'appropriazione della Gioconda da parte degli attivisti polacchi questa settimana fa solo riaffermare il suo status di simbolo eterno, una delle più inesauribili, indomite e infinitamente convertibili icone. La sua celebrità dovuta, oltre il suo valore artistico, alla sua capacità di sopravvivere al rapimento - il dipinto è stato rubato da Vincenzo Pietro Peruggianel 1911 dal Museo del Louvre, da dove è mancato per due anni, alla ripetuta parodia – e notoria la maliziosa aggiunta di baffi fatta da Marcel Duchamp nel 1919 sopra la sigla "LHOOQ", che letta in francese potrebbe formare la frase "lei ha un sedere rovente" e il scrutinio continuato per secoli, fanno del volto equivoco di Monna Lisa una porta aperta verso l'universo infinito della fantasia.Bensì un forte strumento di persuasione.

Giovedì i parlamentari polacchi hanno respinto la proposta di divieto totale all’aborto, la marcia della Gioconda nel “lunedì nero” ha costretto il Pis insieme al suo leader, Jaroslaw Kaczynski, a votare contro il progetto di legge. Come per affermare un'altra volta la forza dell'Arte e del sorriso sibillino della fiorentina di Da Vinci. Un motivo in più per cuitantivorrebbero che la Monna Lisa tornasse in Italia.