L'attesissimasentenza per l'omicidio del piccolo Loris Stival non lascia spazio a dubbi: Veronica Panarello, madre della vittima, è stata condannata a 30 anni di reclusione, al termine del rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica sulla detenuta. La sentenza dicondannanon stupisce in quanto gli indizi si sono presentati come gravi fin da subito a carico della Panarello. Secondo le dichiarazioni rese dall'avvocato della difesa, Francesco Villardita, non vi sarebbero prove atte a dimostrare la colpevolezza della madre di Loris 'oltre ogni ragionevole dubbio', ossia escludendo ogni altra ricostruzione alternativa della vicenda.
Non punta il dito invece l'avvocato dell'accusa che ha sottolineato come Davide Stival, padre della vittima, sia aperto ad ogni tipo di verdetto. Secondo il legale del nonno di Loris, Francesco Biazzo, invece, questa sentenza può essere un'occasione di riunione per famiglia.
Il nonno di Loris non ha voluto rilasciare dichiarazioni
A detta del suo avvocato, il nonno di Loris, Andrea Stival è molto commosso, ragion per cui non ha voluto rilasciare dichiarazioni. nel processo anche lui è stato tirato in ballo dalla stessa Panarelloche ha dichiarato dapprima di essere la sua amante e poi che fosse stato proprio il nonno ad assassinare il piccolo, accusa da lui sempre smentita. L'avvocato Biazzo e il suo assistito, non hanno mai fatto mistero di aspettarsi una sentenza di condanna, come poi effettivamente si è verificato, anche perchè il nonno si è costituito parte civile.
Lasentenza dicondannanon lascia residuare alcon dubbio: Veronica Panarello, secondo i giudici, ha ucciso suo figlio. Veronica si è sempre detta pronta a qualsiasi tipo di verdetto anche se, sentire il giudice pronunciare la sua condanna, deve averla lasciata senza fiato. Non è semplice per nessuno accettare l'idea di essere stato condannato a ben 30 anni da scontare in carcere, anche perchè la condannata si è sempre professata innocente. Il piccolo Loris, strangolato con una fascetta di plastica e gettato in un canalone il 29 novembre 2014 ha avuto finalmente giustizia.