Forse non tutti i correntisti se ne sono accorti, ma diverse banche hanno iniziato ad aumentare i canoni dei conti correnti per 'foraggiare' la salvezza di Banca Etruria, CariFerrara, CariChieti e Banca delle Marche. Non bastavano gli innumerevoli balzelli, adesso i correntisti devono anche provvedere a finanziare il salvataggio di banche sull'orlo del crack . A segnalarlo sono Adusbef e Federconsumatori, sottolineando che l'unica soluzione per sottrarsi ai rialzi è cambiare banca.

La Banca d'Italia sta monitorando la situazione

Chi non accetta l'ennesimo balzello imposto da varie banche, secondo Federconsumatori e Adusbef, non deve fare altro che rivolgersi a un'altra banca; anche perché, in tale settore, la fedeltà non premia mai.

Sembra che alcune banche abbiano aumentato il canone dei conti correnti per riprendersi quanto versato al Fondo nazionale di risoluzione. In poche parole, Banco Popolare e Ubi hanno fatto pagare ai clienti gli errori degli altri. Il rincaro è conseguenza, dunque, dei versamenti effettuati per salvare Banca Etruria, Banca delle Marche, CariChieti e CariFerrara. Federconsumatori e Adusbef, dopo aver ricordato che gli italiani sono quelli che devono pagare di più per mantenere un conto corrente (mediamente 318 euro l'anno contro i 114 dell'Ue), hanno aggiunto che adesso le banche effettuano l'ennesima operazione fraudolenta, imponendo ai clienti di pagare gli sbagli dei banchieri e un'amministrazione 'insana' del risparmio e del credito.

Le associazioni che tutelano i consumatori hanno quindi esortato i clienti acambiare banca .

Alla luce dei rincari applicati nelle ultime settimane da diverse banche, la Banca d'Italia ha reso noto che sta monitorando la situazione, o meglio l'atteggiamento degli istituti. Bankitalia ha ricordato anche che ogni banca può mutare le condizioni contrattuali diconti correnti o depositi purché sussista un giustificato motivo; comunque il cliente va sempre informato preventivamente per permettergli di valutare la situazione ed eventualmente recedere.

Insomma, le condizioni contrattuali possono variare ma tutto deve avvenire secondo un iter trasparente che vede il cliente come soggetto tutelato. Questo deve essere avvisato almeno 60 giorni prima della variazione delle condizioni contrattuali. Il problema è che spesso nei contratti viene usato un linguaggio poco comprensibile da persone che non hanno studiato diritto o economia, e molti aspetti vengono descritti con caratteri minuscoli.

Banca Popolare di Sondrio: addio al conto corrente a zero spese

Sembra che la Banca Popolare di Sondrio abbia iniziato a spedire ai suoi clienti una lettera in cui spiega che non è più possibile garantire un conto corrente a zero spese, visto che il costo del denaro ha lambito i minimi storici. Il conto corrente a zero spese è stato soppresso anche da Intesa Sanpaolo. Tempi duri, dunque, per molti correntisti italiani, costretti ancora una volta a spendere di più. Adusbef e Federconsumatori ricordano ai correntisti che la regola principale è scegliere il prodotto più conveniente e, dunque, cambiare banca se i costi del conto corrente sono aumentati. Le 2 associazioni dei consumatori ricordano che non bisogna temere di trasferire il proprio conto corrente, visto che la procedura, dal 2015, è semplice e si conclude entro 12 giorni lavorativi. Ovviamente la procedura è gratuita.