I titoli bancari guidano da diverso tempo la direzione dei listini italiani. La grande volatilità che da tempo si concentra sulleazioni dellebanche italiane non accenna ad attenuarsi. Nell'apertura di questa settimana tutto il comparto fa registrare importanti perdite. I prossimi mesi saranno di nuovo turbolenti per il settore che vedrà Unicredit e Montepaschi, due dei più grandi istituti bancari italiani, rivolgersi al mercato per importanti operazioni di aumento di capitale.
Montepaschi ed i fondi del Qatar
Proprio Montepaschi si rende protagonista a metà mattinata di un recupero quasi in doppia cifra.
Il titolo apre ancora abbondantemente sotto i 19 centesimi per azione (minimo giornaliero a 0,1860), ma la notizia di un interessamento da parte di alcuni fondi del Qatar fa rimbalzare il titolo che a metà mattina raggiunge il massimo giornaliero a quota 0,2044 salvo poi stornare di nuovo a 0,1950 (+3,29%). Leindiscrezioni apparse sulla stampa riferiscono che l'investimento sarebbe dell'ordine di 1 miliardo di euro, suddiviso in quote uguali tra quattro fondi del Qatar. Se la trattativa dovesse giungere in porto sarebbe davvero una buona notizia per il nuovo amministratore delegato Marco Morelli, nominato alla guida dell'istituto soltanto due settimane fa.
Unicredit prosegue nella vendita di Pioneer e Fineco
Unicredit era stato il miglior titolo della scorsa settimana con una performance nei cinque giorni che ha di poco superato il +9%. Questa mattina lo storno è importante ed il titolo fa registrare alle ore 12 un calo del 3,3%. L'istituto di piazza Gae Aulenti sta continuando con il piano di dismissione degli asset non strategici che dovrebbe contenere l'ammontare di capitale da chiedere al mercato nella prossima operazione di aumento.
Generali è moltointeressata a Fineco. La valutazione della bancaonline si aggira attorno ai 3 miliardi di euro. Con questa operazione probabilmente Generali potrebbe defilarsi dall'affare Pioneer. Sono infatti quattro a correre per aggiudicarsi la società di gestione del risparmio. Ad avere accesso alla data room saranno infatti Poste Italiane, Axa, Amundi e la stessa Generali.