Si chiama Kate Hill, è una giovane donna australiana di Brisbane, Queensland, e oggi si trova catapultata al centro della cronaca per essere protagonista del rarissimo fenomeno della superfetazione, quando cioè avviene un concepimento sopra un precedente e ravvicinato concepimento.
Insieme al marito Peter, Kate Hill è rimasta incinta due volte nel giro di due giorni e ha portato a termine la Gravidanza 10 mesi fa, dalla quale ha avuto due gemelle, Charlotte e Olivia.
Solo 10 casi documentati al mondo di superfetazione
Alla donna era stata diagnosticata la sindrome dell’ovaio policistico, una situazione che non le avrebbe consentito di ovulare e quindi di rimanere gravida.
Sottoposta a terapie ormonali per favorire la produzione di ovuli, Kate Hill è rimasta finalmente incinta ma quello che ha scoperto in seguito è sorprendente.
La superfetazione avviene raramente nei mammiferi quando, dopo la fecondazione di un ovulo, avviene una successiva fecondazione di un altro ovulo, in tempi molto ravvicinati.
Il raro fenomeno è stato riscontrato ufficialmente solo in 10 casi al mondo e in quello della coppia australiana i medici hanno spiegato che lo sperma del marito, rimasto attivo dopo un rapporto sessuale, ha fecondato due ovuli in un tempo stimato di 10 giorni a distanza l’uno dall’altro.
Le due gemelle quindi avrebbero dieci giorni di diversità dal momento della fecondazione, benché nate insieme con parto cesareo.
Per scoprire il raro fenomeno occorrono esami al cromosoma e analisi metaboliche sui bambini e, secondo l’ostetrico della coppia, il caso di Kate Hill rientra senza ombra di dubbio in uno dei pochi documentati dalla comunità medica.
La superfetazione è rara negli esseri umani ma non in altri mammiferi
Evento rarissimo negli esseri umani, la superfetazione in realtà è piuttosto comune in altri mammiferi come le pantere, i tassi, i bisonti, i visoni, le lepri e i conigli selvatici.
Il fenomeno è altresì frequente nei marsupiali, come i canguri e i petauri dello zucchero, ma anche nei pesci, come i Pecilidi, diffusi nelle acque dolci americane e in alcune aree del centro Africa.