Alcuni ricercatori giapponesi hanno annunciato di aver creatoovuli di topi allo stadio iniziale partendosia dacellule staminaliembrionali,sia partendo da tessuto cutaneo preso dalla coda di un topo e li ha allevati in laboratorio. La loro ricerca è stata pubblicata il 21 ottobrescorso su Nature. Gli scienziati dell'Università di Kyotosono riusciti a fecondarecon sperma di topo le cellule ricreate in laboratorio per poi impiantarlein topi femmina,le quali hanno dato alla luce piccoli apparentemente sani. La tecnica, che in pratica consiste nella partenogenesi sperimentale (tipo di riproduzione sessuale caratterizzato dal fatto che la cellula-uovo si sviluppa senza essere stata fecondata), ha avuto un basso tasso di successo, ma può essere considerato un primo passo percomprendere le modalità di sviluppo e maturazione degli ovuli fino ad arrivare a generare organismi sani.

Cellule staminali e anomalie cromosomiche

Il problema maggiore sonole anomalie cromosomicheche risultano essere più frequenti nelle uova di laboratorio coltivate rispetto a quanto avviene in natura. Inoltre, delle 300 uova che sono state fecondate con successo, solo 11 gravidanze hanno portato alla nascita di un cucciolo. In compenso però,itopini che sono nati sembrano essere fertili e sani. Nature definisce"tour de force di biologia riproduttiva" la possibilità diprelevare cellule staminali embrionali dalle uova di laboratorio ripetendo il ciclo più e più volte. Curioso come questo risultato sia stato raggiunto nello stesso anno in cui ricercatori cinesi sono riusciti a far crescere cellule spermatichedi topoin laboratorio.

Un aiuto per le donne sterili?

La tecnica,allo stato attuale, è molto lontana da poter essere utilizzatanell'essere umano. Maun giorno questametodologia, una volta messa a punto, potrebbe essere applicata per aiutare le coppieche non riescono ad avere figli. Ma i problemi da superare non sono solo di ordine tecnico. La creazione di ovuli umani da cellule staminali presenta una serie di problemi etici.

A cominciare dal fatto cheun giorno i futuri genitori possano richiedere un figlio su misura richiedendo alla Scienza di "produrre" un figlio con precise caratteristiche genetiche. Inoltre il rischio dipresenza di difetti cromosomici in alcuni embrioni, potrebbe assolutamente essere inaccettabile nel caso di riproduzione umana.

Senza dimenticare i dubbi etici che potrebbesuscitare in alcunila richiesta di un figlio attraverso questa tecnica da parte di due uomini gay (cioè senza la presenza di una donna/madre).In ogni caso, malgrado i problemi tecniciedetici da superare, i risultati di questa ricerca possonooffrire una nuova speranza alle coppiesterili (almeno a quelle di un futuro non troppo lontano).Speranza sicuramente condivisa, al di là di ogni dubbio etico, dall'industria della procreazione artificiale.