Gemelle non gemelle. Sembra un gioco di parole, ma in realtà è la sintesi di ciò che è accaduto a due sorelline nella lontana Australia: nate insieme pur non essendo gemelle.

Nate lo stesso giorno, ma non gemelle

Ma come è possibile? Questa è sicuramente la domanda che si porranno in molti e a venirci incontro è come stavolta la biologia, che contravvenendo ad ogni dato statistico o regola medica, spiega la curiosa quanto singolare vicenda.

Il concepimento delle due sorelline australiane, Charlotte e Olivia, è avvenuto a dieci giorni di distanza, dunque tecnicamente - nonostante siano venute al mondo lo stesso giorno - non sono gemelle.

La loro mamma, Kate Hill, di possibilità di rimanere in dolce attesa ne aveva veramente ben poche a causa di un ovaio policistico; una diagnosi data nel 2006, che a molti avrebbe fatto perdere le speranze, ma non ai coniugi Hill, che hanno sempre mantenuto viva la speranza di avere un giorno dei figli.

Di qui la decisione di Kate Hill di sottoporsi ad una terapia ormonale - il trattamento più comune in caso di difficoltà di concepimento - che funziona e riesce a far rimanere in dolce attesa la giovane donna australiana.

La superfetazione: evento raro, ma non impossibile

Ma alla prima ecografia i medici si rendono conto che le gravidanze sono due, differenti e i cui concepimenti sono da registrarsi a distanza di dieci giorni.

Inutile dire come la comunità scientifica australiana e internazionale abbia accolto questa strana notizia; un fatto di straordinaria rarità su cui però alcuni dubitano.

Evento raro, ma che era già successo altre dieci volte nel mondo, almeno sono tali gli eventi analoghi finora registrati, e il cui nome medico-scientifico è superfetazione.

La dolce e giovane signora Hill esce allo scoperto per rassicurare i malpensanti dicendo che le bimbe sono il frutto di due diversi momenti di passione, vissuti nell'arco di una sola notte.

Se da un lato le rassicurazioni della signora Hill non convincono del tutto parte della comunità scientifica internazionale, dall'altra fa sognare noi donne, perché ancora una volta sembra che tutto può succedere.