La manifestazione di Firenze dice NO alle riforme costituzionali si sta svolgendo a Firenze nonostante il divieto della questura. Quando la testa del corteo si è avviata verso via Cavour, i manifestanti sono stati bloccati dalla Polizia: sono avvenute diverse cariche sui manifestanti, che hanno risposto con lancio di oggetti vari. Per molti giorni il Comitato per il NO aveva chiesto il permesso per lo svolgimento di questo corteo, ma il prefetto aveva solo autorizzato l'assembramento l'uso di una piazza.

Alla Leopolda va in onda il SI

Alla Leopolda si svolgeranno interventi tutti pro-riforma fino a domani, ma a quanto pare non sarà possibile far sentire nessuna voce di dissenso e non ci sarà alcun contraddittorio.

Questo ha creato molto disappunto tra i rappresentanti del Comitato del No che fin da ottobre avevano chiesto di poter raggiungere la sede dei supporter di Renzi. Ieri mattina gli organizzatori avevano ricevuto l'autorizzazione dalla prefettura per occupare e sostare solo nella piazza Santissima Annunziata, che dista circa due chilometri dalla Leopolda.

Gli organizzatori hanno invece annunciato oggi la loro volontà di sfilare ugualmente per le vie del centro e raggiungere Matteo Renzi nella sua sede, confermandol'appuntamento per tutti alle ore 15 in Piazza San Marco. Bruno Paladini, in rappresentanza del comitato del NO, sostiene che il divieto al corteo sia dovuto alla presenza in città di membri del governo e le senatrici Petraglia e Nicchi (Sinistra Italiana) sostengono che si sarebbe potuto autorizzare per il corteo un percorso alternativo, ma non impedire la manifestazione, visto che il diritto di manifestare è sancito dalla costituzione.

Per Firenze un fatto nuovo

Pare che a Firenze non si sia mai verificato un fatto analogo, i rappresentanti di Perunaltracittàbollano l'accaduto come un fatto senza precedenti. Si sono fatti sentire anche i Sindacati autonomi di base per i quali si è trattato di una iniziativa liberticida, e il Comitato no tav Firenze definisce il fatto come una gravissima violazione costituzionale.