Nel summit che si è svolto all’Università dell’Aquila, che trattava del Terremoto, la nuova falda e gli ultimi sciami sismici che si stanno verificando in tutto il centro Italia, si è parlato anche della teoria di Giampaolo Giuliani, basata sulla concentrazione del gas Radon, tutti i sismologi hanno bocciato senza appello la teoria di Giuliani.
Al summit erano presenti:
il sismologo Christian Del Pinto, Gaetano De Luca, tecnologo dell'Istituto nazionale di geofisica, Giovanni De Gasperis, ricercatore e docente all'Università dell'Aquila, Bruno Martini, docente e responsabile sicurezza negli istituti scolastici.
Uno dei temi principali affrontati dagli esperti sono state le teorie di Giuliani, ribadendo che al mondo non esiste nessuna letteratura scientifica che possa attribuire come percussore per i terremoti il gas Radon; purtroppo i terremoti per la scienza odierna sono ancora imprevedibili, noi rimaniamo al metodo scientifico di Galileo Galilei.
Il sismologo Christian Del Pinto:
“Questa deve essere un’occasione per dire basta agli esperti improvvisati, la scienza è una cosa seria che noi sosteniamo con forza, Giuliani vanta delle pubblicazioni su riviste facoltose Americane e Cinesi ma io cercando su Google non ne ho trovato nessuna traccia, se poi vogliamo parlare seriamente del Radon, dovete sapere che il Radon è un gas che si trova quasi sulla superficie terrestre e basta mezzo grado di temperatura o un raggio di sole per far aumentare la sua concentrazione, mi spiace ma posso purtroppo ribadire con forza l’imprevedibilità degli eventi sismici.
Bisogna dire anche basta alle teorie dei dietrologi che parlano di presunte forze occulte come la senatrice aquilana Enza Blundo del Movimento 5 stelle, sul declassamento del terremoto dal 7.1 al 6.5 per poi scusarsi pubblicamente. INGV insieme all'università di Kanazawa in Giappone, stiamo progettando una rete ancora più capillare per controllare ogni evento sismico terrestre anche quelli di minor intensità per cercare di salvare più vite possibili".
Giampaolo Giuliani su Facebook risponde con un post dicendo:
come tutti possono controllare le mie previsioni vengono pubblicate tra le 48 e le 24 ore precedenti all’evento sismico con un piccolo margine di errore non sulla scala Richter ma sulla distanza, una distanza con un margine di errore di pochi km. Alcuni giornalisti che mi hanno intervistato hanno pubblicato cose che io non mai detto e previsioni che non ho mai fatto cercando di screditare i miei studi e la mia immagine.