Il Vaticano è incredulo e furibondo per le parole proferite da Radio Maria riguardo al terremoto. Nel corso di un'intervista a La Zanzara, su Radio 24, padre Giovanni Cavalcoli, aveva affermato che i terremoti sono causati dai 'peccati dell'uomo'. Il religioso ha anche invitato il Vaticano a ripassare il catechismo. Termini del genere hanno mandato su tutte le furie il Vaticano ma padre Giovanni Cavalcoli non ha cambiato idea.

Terremoti espressione del 'castigo divino'

Cruciani ha fatto diverse domande, di recente, a padre Giovanni Cavalcoli, chiedendo il suo giudizio sul Terremoto.

Il frate domenicano, senza pensarci su, ha asserito che i terremoti sono espressione di un 'castigo divino'. Per il religioso peccati come unioni civili e omosessualità meritano una punizione divina, che può manifestarsi anche con i terremoti. Il pensiero del frate di Radio Maria non è condiviso dal Vaticano, che parla di 'affermazioni offensive e scandalose'. Angelo Becciu, sostituto alla segreteria di Stato, sostiene che la visione di padre Cavalcoli risale al periodo precristiano e non collima con la concezione di Dio che è stata offerta da Cristo.

Secondo mons. Becciu, Dio non è irascibile e vendicativo. Tale visione infatti è pagana, non cristiana. Chi parla a Radio Maria di un Dio spietato offende anche la Madonna, ovvero la madre compassionevole di Cristo.

Il prelato invita perciò Radio Maria a moderare i toni e fare attenzione ai termini che usa, contrari alla visione cristiana e ai valori importanti come solidarietà e misericordia, sempre difesi da Papa Francesco.

Angelo Becciu si scusa con gli sfollati

Mons. Angelo Becciu. uno dei più stretti collaboratori del Pontefice, si è scusato con tutti gli sfollati per essere stati definiti vittime del 'castigo divino' da Radio Maria ed ha sottolineato che hanno, e avranno, sempre il supporto del Papa, della Chiesa e di tutte le persone caritatevoli.

Radio Maria, dopo la replica al vetriolo del Vaticano, ha voluto far sapere che le parole sono state riportate da un conduttore esterno, che ha espresso una sua opinione. L'emittente radiofonica, perciò, non condivide tale pensiero. La polemica, comunque, non è chiusa.