Schiacciato da tre quintali di acciaio che l’hanno ucciso all’istante. Antonio Raimondo Farris, autotrasportatore 41enne di Ozieri, è morto questa mattina poco dopo le 8.30 all’interno della zona industriale”La Genuina” di Ploaghe, in provincia di Sassari. Le sue condizioni sono apparse subito gravi. Il camionista è stato travolto dal carico che trasportava nello stesso momento in cui ha aperto la sponda del camion per permettere agli addetti ai lavori di scaricare la merce. Inutili tutti i tentativi di soccorso effettuati prima dell’immediato arrivo di un’ambulanza del 118: i medici non hanno potuto che constatarne il decesso.

Troppo gravi le ferite riportate dall’uomo durante il tragico incidente.

Sul luogo della tragedia sono immediatamente arrivati gli ispettori della Asl per effettuare tutte le verifiche sul caso dal punto di vista della sicurezza sul Lavoro. Le indagini sono affidate ai Carabinieri della Compagnia di Sassari che avranno il delicato compito di ricostruire la dinamica del tragico incidente che è costato la vita ad Antonio Raimondo Farris. L’uomo lascia una moglie e due figli.

Una tragica fatalità sul lavoro in Sardegna

Ora sarà compito dei Carabinieri della Compagnia di Sassari riuscire a capire che cosa in realtà sia accaduto questa mattina nel deposito che si trova nella zona industriale di Ploaghe.

Antonio Raimondo Farris lavorava da tempo per una ditta specializzata in trasporti di Ozieri, la “Loddo Trasporti” e, come spesso accadeva, anche questa mattina – secondo quanto ricostruito dai Carabinieri – il camionista stava trasportando un grosso carico che era appena arrivato a Olbia. Dopo aver sistemato il mezzo, l’autotrasportatore si è diretto nel deposito della zona industriale di Ploaghe.

Qui – secondo una prima ricostruzione - dopo aver parcheggiato il grosso camion e avvertito gli addetti allo scarico, si è avvicinato alla sponda del mezzo per liberarla e permetterne l’accesso ai “muletti”.

Travolto dall’acciaio

Nello stesso istante in cui ha tirato giù la sponda – secondo la ricostruzione degli inquirenti - il carico di tiranti per pale eoliche in acciaio gli è caduto rovinosamente addosso, lasciandolo intrappolato.

Immediato l’intervento dei colleghi che stavano aspettando il loro turno per scaricare. Sono intervenuti con alcuni muletti ma – purtroppo - non c’è stato nulla da fare. Le ferite riportate dall’uomo erano troppo gravi.

Anche i medici del 118, intervenuti rapidamente con un’ambulanza medicalizzata, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. I Carabinieri hanno immediatamente isolato la zona e chiamato il carro funebre che, dopo tutti i rilievi diritto, ha rimosso la salma del pover’uomo che per lungo tempo è rimasto sotto un telo bianco.