L'annuncio della scoperta è arrivato ieri dall'Egitto, direttamente dal Ministero delle Antichità. La mummia, ben conservata, potrebbe essere il corpo di Amenrenef, un servo di una famiglia reale. A suggerirlo sono le prime valutazioni effettuate dal gruppo di ricercatori: all'interno del sarcofago di legno dai colori vivaci, il corpo era stato legato con delle lenzuola secondo un preciso rituale.

La tomba è stata scoperta ai piedi del muro di cinta di un tempio millenario e sarà certamente utile non solo per l'avanzamento di ricerche microbiologiche, ma anche per ricostruire meglio gli usi e i costumi di un'epoca davvero remota.

Il tempio in questione fu costruito sulla riva occidentale del Nilo, vicino a Luxor, dal faraone Thutmosis III (1490-1436 aC), noto anche come il Napoleone d'Egitto, il sesto faraone della XVIII dinastia.

Cosa sappiamo di Amenrenef?

Quasi certamente non è vissuto all'epoca di Thutmosis III, ma intorno al 1.000 a.C.. Quando il Tempio finì di essere utilizzato per le funzioni periodiche, divenne una necropoli che, fino ad ora, non si pensava ospitasse tombe così antiche. Questo sarcofago di 3.000 anni fa riporta innumerevoli decorazioni colorate che richiamano i simboli religiosi dell'antico Egitto: simbologia solare, Iside e Nefti, i quattro figli di Horus e molte altre scene dipinte.

In particolare, lo udjat, ossia l'occhio del dio falco Horus, rinvia a un preciso rituale.

Il termine udjat significa "colui che è in buona salute" e costituisce un importante talismano contro le avversità del destino, in grado di proteggere chi lo possiede. Ora non resta che studiare la tomba e il suo contenuto per svelarne tutti i segreti.

Ora cosa accade?

Come succede a quasi tutti i reperti archeologici che vengono alla luce nei pressi della Valle del Nilo, è probabile che la mummia venga trasportata al Museo di Antichità Egizie che si trova al Cairo, un luogo molto noto visto che ospita anche la maschera di Tutankhamon.

Chissà se dopo Luxor anche l'altro Grande Tempio di Amon a Karnak ci riserverà delle sorprese.