Il primo posto ad essere costantemente minacciato dal Terremoto è Los Angeles, la seconda città più grande degli Stati Uniti. E' come se ci fosse una spada di Damocle che tiene sul filo del rasoio i californiani. Questa incontrollabile minaccia è rappresentata dalla faglia di Sant'Andrea che divide la California tra la zolla nordamericana e la zolla del Pacifico.
Una ricerca condotta dalla Società Geologica statunitense, ha valutato un rischio di oltre il 66% di possibilità, secondo il quale la zona di Los Angeles potrebbe essere colpita da un sisma di magnitudo 6.7 entro il 2038.
Vi è anche l'ipotesi di un terremoto di magnitudo 8, nei prossimi trent'anni con un disastro devastante sia in vite umane che in termini economici.
Meno famosa ma non per questo meno pericolosa, è la faglia dell'Anatolia del nord che minaccia l'area metropolitana di Teheran. Con una popolazione di oltre 15 milioni di abitanti, la città è stata edificata su un sedimento piuttosto giovane in termini geologici e questo la rende ancora più vulnerabile. Il rischio che un terremoto di magnitudo superiore a 6 possa colpire la città nei prossimi dieci anni è al 90%. La città è cresciuta con molta rapidità, senza prestare attenzione alle misure antisismiche. Proprio per questo il governo, nel 2010, ha stanziato una serie di incentivi fiscali a favore di chi abbandona la capitale, ottenendo così un esodo di circa 5 milioni di iraniani.
Il terzo luogo a rischio è la Turchia con la sua capitale Istanbul
Già colpita nel passato da devastanti terremoti, la possibilità che entro il 2030 si possa verificare un evento sismico di magnitudo 7 è al 60%. Il governo però ha già investito grandi risorse per ristrutturare gli edifici più antichi, ma milioni di abitanti risiedono ancora in case edificate senza considerare le regole antisismiche.
Dobbiamo spostarci in sud America per trovare il quarto luogo ad alto rischio di terremoto. Le placche tettoniche sudamericane sono costantemente in rotta di collisione con la zolla di Nazca. eventi sismici e tsunami sono sempre in agguato. Il rischio maggiore è subito dalla città di Lima in Perù. L'edilizia selvaggia che ha riempito ogni spazio di questa grande città non ha mai rispettato le normative antisismiche e un terremoto di magnitudo 8, causerebbe 50 mila vittime e centinaia di feriti.
La sua collocazione in mezzo all'oceano, la presenza di vulcani e il mare fanno del Giappone un ottimo obiettivo per le devastanti forze della natura. Per di più Tokyo, la capitale, è stata costruita sopra una delle più attive faglie dell'oceano Pacifico. Una bomba ad orologeria pronta a scoppiare su un paese ubicato sopra quella famigerata cintura di fuoco, che risulta essere responsabile di almeno nove terremoti su dieci che si verificano nel mondo. In particolare la città di Kobe è considerata al terzo posto tra i luoghi a forte rischio di tsunami.
Le zone a rischio di terremoto in Europa. L'importanza della memoria storica
Ma come si distribuisce la potenzialità sismica nel vecchio continente?
I paesi ritenuti più a rischio sono la Turchia, l'Italia, la Grecia e i Balcani. L'Italia tra tutti i paesi citati, è sicuramente quello con la più alta sismicità. Seguono la Grecia e la Turchia e in ultimo i Balcani con l'Albania che rappresenta il paese a più alto potenziale di rischio sismico.
Non si possono escludere al rischio di terremoti la Romania, la parte meridionale del Portogallo e della Spagna, la catena montuosa dei Pirenei. Nel 2013 sono state realizzate le cosiddette “mappe della sismicità d'Europa” nell'ambito del progetto Share.
Esiste anche un “catalogo dei terremoti storici europei” che costituisce un importantissimo strumento, quale può essere la “memoria storica”, per poter prevenire danni e stragi.