Agli inquilini che risultano “morosi” vengono pignorati gli alloggi. Dario Colasanti, giudice di lecco delegato ai fallimenti e giudice delle esecuzioni immobiliari, ha comunicato che tali immobili vengano messi a disposizione dei migranti richiedenti asilo, scatenando una pesante e dura polemica. Sembrerebbe così che i cittadini italiani in crisi, che hanno perso il lavoro e non possono pagare il mutuo, vengano così puniti. Da qui gli insulti e le minacce rivolte verso il magistrato Colasanti, alle quali il presidente del Tribunale Ersilio Secchi ha risposto: "La nota un atto dovuto su richiesta del Prefetto, non certo un’iniziativa personale".

Immobili pignorati ai rifugiati

Il titolo del progetto circa la disposizione del Tribunale di Lecco è inequivocabile: "Progetto accoglienza - provvedimento G.E. Tribunale di Lecco locazione immobili pignorati ai Rifugiati". Nel progetto si legge infatti, che esso ha lo scopo di perseguire un alto scopo umanitario nonché sociale, essendo volto a distribuire alloggi dignitosi ai rifugiati, abbreviando così i disagi e i pericoli che si incontrano nei centri di accoglienza. La comunicazione che ha destato rabbia scaturendo insulti e minacce,è dello scorso 14 ottobre. Tale documento è stato inviato alla Prefettura, alla cancelleria del Tribunale, nonchè all'Ordine degli avvocati di Lecco in modo da attuare il prima possibile la nuova distribuzione degli immobili.

Il Colasanti vuole riferirsi a locazioni considerate "temporanee" per quei migranti che hanno presentato richiesta per ottenere lo status di rifugiati, per il cui iter burocratico occorrono ben 18 mesi. Compito degli assegnatari sarà quello di garantire le "opere di manutenzione ordinaria"per sistemare gli appartamenti che vengono loro assegnati, ma non vi è nessuna specifica su che tipologia di lavori dovranno sostenere.

Il pignorato difficilmente potrà tornerà in possesso del proprioappartamento. Anche nel caso di successiva vendita, la visita dell'immobile scoraggerebbe qualunque compratore. Sarebbe abbastanza inverosimile che degli immigrati si mettano concretamente a curare la manutenzione. Il prezzo di vendita scenderebbe così molto al di sotto del prezzo di mercato.

Oggi succede a Lecco, ma può trovare spazio in tutta Italia una decisione del genere. Può dilagare e diventare ben presto una minaccia per tutti quegli italiani che non possono pagare le varie pendenze che gravitano sulle loro case. Il senatore lecchese Arrigoni della Lega Nord, ha presentato un'interrogazione al Ministro Orlando, per sapere se sia a conoscenza di tale comunicazione, se abbia fornito direttive in tal senso e se intenda procedere ad un intervento presso il Tribunale ordinario di Lecco, per verificare la correttezza dell'operato dell'autorità giudiziaria.

.