Questa mattina i cittadini dell'irpinia si sono svegliati con l'incubo del Terremoto. Una scossa di magnitudo 3.1 si è verificata, alle ore 7.39 in provincia di Avellino. L'ipocentro del sisma è stato localizzato a 20 chilometri di profondità. Nonostante il grado di sismicità medio-basso e nonostante l'evento tellurico non sia stato particolarmente superficiale, l'onda sismica è stata avvertita vividamente in diverse aree, in particolar modo nelle zone di Ariano Irpino, Villanova del Battista, Zungoli, Grottaminarda.
Scuole chiuse per il terremoto a Grottaminarda e negli altri Comuni interessati
Proprio a Grottaminarda la scossa di terremoto ha provocata alcuni danni. Nell'istituto tecnico commerciale della cittadina sono venuti giù alcuni calcinacci. Fortunatamente a quell'ora non c'era lezione, per cui le aule erano vuote. Ad ogni modo, per motivi precauzionali, sono rimaste chiuse tutte le scuole dei Comuni maggiormente interessati dal sisma, in attesa di accertamenti tecnici sulla sicurezza e la stabilità degli edifici. In tutta la mattinata i Vigili del Fuoco sono stati impegnati per effettuare verifiche strutturali e ricognizioni. Non sono stati segnalati danni a persone, mentre sono ancora in corso le verifiche di eventuali danni importanti agli edifici.
Il ricordo del drammatico terremoto in Irpinia del 1980
L'Irpinia è una zona ad elevata sismicità e le persone nate prima del 1980 lo sanno bene. Infatti 36 anni fa, si scatenò quello che è ricordato come il terremoto più forte, disastroso e drammatico della storia italiana recente, nel quale morirono 2914 persone e ne rimasero ferite quasi 9 mila.
Furono circa 280 mila gli sfollati. E ancora oggi ci sono persone che vivono nelle aree destinate alla prima accoglienza, dimenticate lì dalle istituzioni.
Quell'evento fu anche caratterizzato da una serie di scandali che iniziarono già con i ritardi nei soccorsi. Si pensi che alcune aree sono state raggiunte solo dopo 5 giorni dal sisma.
Ma il culmine si ebbe con il malaffare della ricostruzione, che vide coinvolti politici locali, nazionale e regionali, insieme a funzionari e camorristi, che hanno colto l'occasione per dirottare le somme verso finalità speculative.